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Dal Psi sostegno 'condizionato' a Lapenna: 'Valuteremo singoli argomenti e provvedimenti in Consiglio comunale'

Per il partito è 'superfluo siglare il documento sottoposto dal sindaco'. E ancora: 'Se Lapenna si dimetterà non sarà per colpa nostra'

a cura della redazione
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Sostegno all'amministrazione Lapenna, ma "non in maniera supina e prona, valutando e decidendo, con molta attenzione, se i singoli argomenti o provvedimenti che saranno portati in Consiglio comunale, saranno utili al perseguimento del programma elettorale e del bene di Vasto e dei vastesi": questo uno dei passaggi di un lungo ed articolato documento siglato dal Partito Socialista di Vasto a riguardo delle richieste presentate al sindaco, ma rimaste inascoltate dopo la verifica all'interno della maggioranza.

 

In esso viene definito "superfluo" il sottoscrivere il documento elaborato dal sindaco e dalle altre componenti del centrosinistra che chiedeva conto della maggioranza su cui poter eventualmente ancora poter contare nell'assise civica. Sta ora al primo cittadino prendere atto della situazione.

 

Di seguito, pubblicandola integralmente, la nota diramata stamane dalla segreteria cittadina del Psi.

 

"Il Direttivo del Partito Socialista Italiano di Vasto, riunitosi per esaminare ed affrontare le questioni relative all’attuale situazione di crisi dell’Amministrazione Civica, precisa quanto segue. La richiesta di assessorato non è stata in alcun modo dettata dalla 'voglia di poltrone', così come surrettiziamente si cerca di farla passare all’esterno. Lo dimostra il secco rifiuto (che si ribadisce decisamente) opposto già due mesi fa ad “incarichi” e “prebende” che, invece, altri Partiti e Movimenti non hanno esitato ad accaparrarsi. Non a caso, tutti gli altri Partiti e Movimenti che sostengono il sindaco, mentre accusano i Socialisti di 'fame di poltrone', si guardano bene dal lasciare le loro, rifiutando senza alcun ritegno o titubanza la richiesta del Psi di riduzione del numero degli assessori (ad oggi sette). Il Psi rigetta sdegnosamente e con forza il tentativo del sindaco e degli altri Partiti o Gruppi di far apparire le richieste avanzate come un assalto alla diligenza, accusando i Socialisti di non aver partecipato, con il proprio simbolo, alla competizione elettorale. Gli eletti che costituiscono il Gruppo Psi all’interno del Consiglio comunale di Vasto si sono candidati 'per il Sindaco Lapenna', mettendo in campo le loro facce e le loro storie personali. Nessun tradimento della volontà degli elettori! I consiglieri Socialisti sono stati eletti nel centrosinistra, per sostenere il sindaco Lapenna e per l’attuazione del programma elettorale ed in tal senso essi continueranno ad operare. I Socialisti, che rappresentano il secondo gruppo consiliare dopo il Pd, vogliono solo, attraverso la legittima richiesta di un assessorato - legittimità ribadita più volte ed in più occasioni dallo stesso sindaco -, partecipare alla Amministrazione Attiva, con le nuove Professionalità, con l’entusiasmo e l’orgoglio che lo stesso sindaco auspica sin da subito. Se ciò non è possibile, ne prendiamo atto.

 

Così come gli altri debbono prendere atto – definitivamente e contrariamente alle loro convinzioni - che non ci interessano 'poltrone' (seppure ben retribuite: vedi presidenza della Pulchra) o deleghe totalmente depotenziate e sgonfie. Pertanto, i consiglieri del Psi continueranno a sostenere, come hanno fatto sino ad oggi, l’Amministrazione Lapenna: non in maniera supina e prona, però, ma valutando e decidendo, con molta attenzione, se i singoli argomenti o provvedimenti che saranno portati in Consiglio comunale, saranno utili al perseguimento del programma elettorale e del bene di Vasto e dei Vastesi. Per tale ragione, riteniamo assolutamente superfluo sottoscrivere il documento sottopostoci (peraltro non direttamente, ma per interposta persona) dal sindaco. Tale decisa e netta presa di posizione, piaccia o meno, non potrà essere utilizzata, né dagli altri Partiti o Gruppi politici e men che meno dal sindaco, per eventuali sue dimissioni più o meno prossime, indotte solo da altre e diverse mire, personali o di partito. Se si dovrà fare ritorno alle urne per consentire una più efficace amministrazione della città, non sarà certamente colpa dei Socialisti. I cittadini e gli elettori ne siano edotti sin da subito: non abbiamo né interesse né intenzione di far cadere l’attuale Amministrazione, ma non permetteremo, da parte di altri, strumentalizzazioni di sorta e pretese di ubbidienze cieche e passive. Rivendichiamo la nostra lealtà, che è degli uomini!"

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