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Un concorso di idee per la riqualificazione dell'ex stazione ferroviaria di piazza Fiume e aree di risulta

La predisposizione di un bando è allo studio della sezione urbanistica comunale

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Un concorso di idee per la riqualificazione della ex stazione di piazza Fiume e delle aree dismesse. È lo strumento scelto dall’amministrazione comunale per individuare sia la migliore destinazione d’uso dei fabbricati di risulta delle Ferrovie sia il recupero del sito urbanistico.

 

Nonostante la reperibilità dei fondi che consentiranno alla Provincia di acquisire definitivamente le aree su cui realizzare la pista ciclabile continui a essere il nodo principale da sciogliere, la giunta del sindaco Luciano Lapenna è intenzionata a esercitare un ruolo attivo in una partita importante per Vasto, città che detiene il 42 per cento dell’ex tracciato. Ruolo che vuole svolgere cominciando ad acquisire idee progettuali attraverso un concorso che, in seguito a una selezione che individui sia i professionisti, singoli o associati, da invitare all’elaborazione di un progetto preliminare del piano di recupero dell’area, sia il vincitore al quale assegnare l’incarico della progettazione definitiva del piano di recupero.

 

Della predisposizione del bando si sta occupando la sezione urbanistica comunale appositamente delegata dall’esecutivo a costituire un gruppo di lavoro formato da personale interno.

 

Nel frattempo, l’amministrazione provinciale, che con le Ferrovie e i Comuni costieri interessati, ha sottoscritto un protocollo d’intesa per il contratto di comodato d’uso, temporaneo e gratuito, della tratta dimessa compresa tra Ortona e Vasto, ha in fase di redazione un progetto che tenga conto delle aree di pregio naturalistico, delle riserve esistenti, dei porti e del sistema produttivo di servizio. L’iniziativa è stata accolta favorevolmente dalle associazioni locali che da anni si battono sia per la realizzazione della pista ciclo-pedonale, sia per il recupero della vecchia stazione ferroviaria di piazza Fiume. Per la struttura, oggi in completo abbandono e in balia di vandali, sono state avanzate anche alcune proposte: per l’Arci, uno dei sodalizi cittadini più dinamici, potrebbe essere trasformata in una bike house, cioè una casa per cicloturisti.

 

«È un’idea in cui crediamo fortemente», rilancia Lino Salvatorelli, presidente dell’Arci, oltre che portavoce della costituente per il Parco della costa teatina, «la bike house, con l’ostello e il punto di ristoro a chilometro zero, sarebbe l’elemento qualificante della Via Verde che è una struttura del Parco nazionale della costa teatina. La presenza della pista ciclabile tra Ortona e Vasto rappresenterebbe un motivo di richiamo per il cicloturismo, un settore in crescita. I due progetti non sono in competizione, anzi si integrano perfettamente perché entrambi concorrono alla riqualificazione del litorale. Per realizzarli, però, occorrono fondi che non possono arrivare soltanto dagli enti pubblici. Servirebbero imprenditori lungimiranti, che credano in uno sviluppo diverso» chiosa Salvatorelli.

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