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Vertenze nel settore industriale e ricorso agli ammortizzatori sociali: in ballo diecimila posti di lavoro in Abruzzo

'Fotografia' a tinte fosche 'scattata' dal segretario regionale della Cgil Di Cesare

a cura della redazione
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Rischiano di perdere il proprio posto di lavoro circa 10.000 persone in Abruzzo, su un totale di 17.780 unità occupate nel settore industriale, e sono attualmente 92 le vertenze in corso nella nostra regione.

 

Fotografia a tinte fosche quella scattata dalla Cgil regionale, che sottolinea come stiano ornai sempre più "prendendo il sopravvento la cassa integrazione straordinaria e quella in deroga". I dati sull'occupazione nel settore industriale sono stati illustrati a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, dal segretario regionale del sindacato, Gianni Di Cesare.

 

La Cgil ha voluto puntare l'occhio, in modo particolare, sulle grandi aziende delle quattro province, Magneti Marelli di Sulmona (L’Aquila), Pilkington di San Salvo (Chieti), Atr di Colonnella (Teramo), Somi Impianti di San Valentino (Pescara). I lavoratori 'a rischio' - sulla base della realtà presa in considerazione di ricorso alla cassa integrazione (ordinaria, in deroga e straordinaria), applicazione di contratti di solidarietà e procedure di mobilità in atto - sono 10.245, su un totale di 17.780 dipendenti: 4.314 nel Teramano (totale 4.685), 2.496 nel Chietino (totale 7.870), 1.751 nel Pescarese (totale 2.216) e 1.684 nell’Aquilano (totale 3.009).
 

Attualmente, a livello regionale, 1.863 lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria, 171 in cassa integrazione in deroga, 4.607 in cassa integrazione straordinaria, 1.947 con contratto di solidarietà e 1.656 sono interessati da procedure di mobilità. 

 

Le ore di cassa integrazione autorizzate nei primi 8 mesi di quest’anno 2012, ha infine sottolineato il segretario della Cgil Di Cesare, sono state 21.750.931, di cui 7.736.232 ordinaria, 7.711.964 straordinaria e 6.302.735 in deroga. Nello stesso periodo del 2011 le ore autorizzate erano state 19.404.941.

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