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Colpi di pistola contro un pescatore a Vasto Marina: pena ridotta in Appello per il tentato omicidio

Da 6 a 5 anni la condanna nei confronti di un 43enne con reclusione da scontare in una struttura protetta

a cura della redazione
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Cala di un anno la pena nei confronti del 43enne vastese Alessandro Iarocci, condannato in primo grado a 6 anni di reclusione con l'accusa di tentato omicidio. L'uomo, il 29 aprile 2011, aveva esploso 5 colpi di pistola contro Graziano Scutti, operatore della piccola pesca di Vasto Marina.

 

La decisione, emessa poco dopo mezzogiorno, è dei giudici della Corte d'Appello de L'Aquila, presieduta da Fabrizia Francabandera, che ha accolto la richiesta della difesa, rappresentata dagli avvocati Massimiliano Baccalà e Fiorenzo Cieri del Foro di Vasto. Contestualmente, per problemi di salute del condannato, è stata disposta la misura della detenzione agli arresti domiciliari, in una struttura protetta del territorio abruzzese, il santuario della Madonna dei Bisognosi di Pereto, in provincia de L'Aquila, retta dal vastese Giancarlo Marinucci (dove è ristretto, da qualche settimana, l'ex tesoriere della Margherita Lusi). La pubblica accusa aveva chiesto la conferma della condanna in primo grado.

 

I fatti contestati si riferiscono all’episodio avvenuto la sera del 29 aprile del 2011 a Vasto Marina, in un bar di località San Tommaso. Dinanzi all’ingresso del locale, Iarocci puntò la pistola ed esplose cinque colpi verso Scutti, 43enne pure lui. Quest’ultimo fu ferito gravemente, ma – dalla tempra forte – si riprese in poche settimane seppur con conseguenze serie alla gola ed alla voce. In quei concitati momenti rimase coinvolto, anche se con conseguenze non gravi, pure il fratello di Scutti. Iarocci venne arrestato poco dopo il fatto di sangue dalla Polizia, che lo rintracciò nei pressi della sua abitazione al centro della località rivierasca. Entrambi facevano parte di uno stesso gruppo di amici e conoscenti.

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