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VERSO IL PARTITO DEMOCRATICO, DALL'ITALIA DEI VALORI UN CONTRIBUTO SERIO

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Pubblichiamo la lettera aperta di Francesco Romanelli, coordinatore cittadino dell'Italia dei Valori, inviata a Davide D'Alessandro, del laboratorio politico-culturale ''Polis''. ''Carissimo Davide, voglio complimentarmi con chi come te ha avuto il coraggio, creando il Laboratorio Polis, di cominciare a parlare del PD coinvolgendo la città. Un grazie va fatto ai democratici di sinistra che si sono impegnati nell'organizzare un evento che ha voluto trattare un argomento complesso ed articolato come la formazione di un nuovo soggetto politico nel quale ,si auspica, convolino le forze riformiste di questo Paese. Forse a mio modestissimo avviso è mancata la formulazione della domanda: ''perchè abbiamo bisogno del Partito Democratico ?'' Non pensiamo che la necessità di un nuovo partito sia scontata tra la gente. Le primarie hanno sancito che occore una visione unitaria per il futuro dell'Italia. Questa visione può anche passare attraverso una confederazione politica , un' alleanza di programma e chi più ne ha più ne metta. Ritengo che il punto di partenza debba essere quello che assicuri una politica più semplice nella sua essenza ed operatività. I modelli scandinavi trovano nella pratica politica il modo più semplice di applicare quel sistema di riforme vincenti ed alternative alle politiche liberiste. Non penso minimamente che quel modello possa essere trapiantato sic et simpliciter nel nostro paese .Le tradizioni di concertazione e di coesione nazionale nonchè il rigore verso la cosa pubblica sono specifiche per quelle comunità, oltre che avere una scala dimensionale diversa. Il PD deve già da subito essere in grado di rispondere alle sfide della globalizzazione, e se guardiamo a come i principali problemi affrontati con successo dai paesi scandinavi sono decisivi anche per un nostro successo, a cominciare dalla stretta connessione fra qualità dello sviluppo e welfare universale. Quali sono state le loro strategie? In tutti i paesi scandinavi il sistema produttivo è stato modernizzato da dosi massicce di innovazione, liberalizzazione investimenti in ricerca e flessibilità. Si è adottata una la via alta della competitività necessaria per affermare un modello virtuoso di sviluppo e per sostenere lo stesso welfare. Tutto questo ha permesso di di legare : alta innovazione e competitività con alta sicurezza sociale. In questi paesi con una larga e partecipata concertazione sociale ha permesso di realizzare la cosiddetta flexicurety che permette di contrastare un uso precarizzante della flessibilità. Questo modo di pensare ed agire richiede una gran dose di coraggio, soprattutto in un paese come il nostro. Ti faccio l'esempio di come sia la Germania che la Francia democrazie più snelle della nostra, fanno fatica a rinnovarsi con slancio in questa direzione. Come vedi di strada ne abbiamo ancora tanta , speriamo non troppa, da fare. A cominciare a pensare ad una nuova legge elettorale e e ad un modo nuovo di vivere la stagione politica del prossimo futuro. Il coraggio e l'entusiasmo non ti mancano, come ad altri amici. Come IdV siamo per la semplificazione della politica e daremo il nostro contributo serio e costruttivo al fine di garantire alle prossime generazioni quelle occasioni di successo che ad oggi sembrano non avere''.
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