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VICENDA ''QUI QUOTIDIANO'', IL RAMMARICO DELLA REDAZIONE

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Dalla redazione di ''Qui Quotidiano'' riceviamo e pubblichiamo: ''Nella giornata di ieri 29 novembre agenti della Polizia Giudiziaria hanno notificato un provvedimento di sequestro nei confronti del quotidiano Qui, organo di informazione locale che viene distribuito nella città di Vasto e dintorni. Alla base della misura restrittiva, adottata dalla Procura della Repubblica di Vasto, la presunta violazione dell'art. 114 c.p.p., riferita alla pubblicazione, sulle pagine del quotidiano, della Richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Bari nei riguardi di Antonio La Rana, magistrato, in servizio per molti anni a Vasto ed attualmente preposto a Campobasso, nonché nei confronti di altre quattordici persone. Al predetto magistrato - nei mesi scorsi peraltro censurato dal Csm - vengono contestati i seguenti reati: tentata concussione, abuso d'ufficio, favoreggiamento personale, tentato favoreggiamento personale, concorso in rivelazione continuata di segreto d'ufficio, concorso in accesso abusivo aggravato a sistema informatico, concorso nella rivelazione di segreti inerenti un procedimento penale, concorso in calunnia. In relazione a quanto sopra, la direzione di Qui Quotidiano esprime forte rammarico per l'accaduto, ritenendo il provvedimento immotivato ed in contrasto con l'orientamento, ormai diffuso, che tende a considerare la richiesta di rinvio a giudizio non qualificabile come atto d'indagine, di cui è consentita, quindi, la pubblicazione e la divulgazione. Con riferimento, soprattutto, a quest'ultima considerazione, la direzione ritiene sia stata consumata una violazione del diritto di cronaca sancito dall'art. 21 della Costituzione e annuncia, per tali motivi, l'immediato ricorso al Tribunale del Riesame di Chieti. E proprio in nome della difesa di tale diritto, la redazione fa appello agli organi tutti di rappresentanza e di tutela dei giornalisti, affinchè adottino le opportune iniziative di salvaguardia e garanzia di un Principio, quale la libertà di stampa, che investe l'intera categoria''.
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