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Progetto della Via Verde, Parco nazionale della Costa Teatina e ruolo di Vasto, Forte: 'Ci stanno fregando'

Dura disamina del presidente del Consiglio comunale: 'Il centrodestra lavora per emarginarci'

a cura della redazione
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"Ci stanno fregando. Sì, la sensazione che si avverte è propria questa: ci stanno fregando. Un manipolo di politici del centrodestra sta lavorando per emarginare totalmente il territorio del Vastese dal contesto regionale attuando una serie di iniziative che danneggiano la nostra città ed i suoi cittadini".

 

 

Così Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale e consigliere provinciale del Partito Democratico. "Ultimo esempio, in ordine di tempo, la firma apposta oggi sullo schema di convenzione 'per la progettazione e la realizzazione dell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione dei detrattori ambientali e potenziamento del sistema infrastrutturale all’interno del sistema delle aree protette della Costa Teatina'. Un progetto 'sposato' dall’assessore regionale Mauro Febbo e pienamente condiviso dal presidente dell’Amministrazione Provinciale di Chieti Enrico Di Giuseppantonio. Febbo, i vastesi e gli abruzzesi tutti lo sanno, non riesce a mandare giù l’idea del Parco della Costa Teatina. Un progetto che gli sta sullo stomaco e contro la cui attuazione ha lavorato e continua a lavorare mettendo, come suol dirsi, il bastone tra le ruote. L’assessore all’Agricoltura della nostra Regione - lo abbiamo seguito nelle assemblee pubbliche e nelle riunioni tenute a Roma presso il Ministero dell’Ambiente – ha sempre manifestato la sua opposizione. Per lui quel Parco non deve farsi. Punto e basta! Meglio puntare sulla Via Verde dei Trabocchi che trova pienamente consenziente Di Giuseppantonio che da anni sogna la 'svolta' per la sua Fossacesia. E, guarda caso, oggi dov’è che è stata apposta la firma sullo schema di convenzione su menzionato? Proprio a Fossacesia, ovvero in quella sede che, in base alla legge n.5 del 2007, dovrebbe ospitare la sede ufficiale della Via Verde dei Trabocchi. Per taluni è stata la solita messa in scena. Per altri la solita parata pre-elettorale del centrodestra in vista degli appuntamenti in programma per il prossimo anno. Ma l’atto rimane. Salvo a vedere se, poi, i soldi promessi ci saranno veramente".

 

Il ruolo di Vasto, poi, nelle parole di Forte. "E Vasto, che vanta ben 16 chilometri di litorale e che ha inserito perfino Palazzo d’Avalos all’interno delle aree (circa 1.300 ettari) ricadenti nell’auspicato Parco della Costa Teatina, cosa avrà in cambio? La verità è, come vado ripetendo da tempo, che l’Abruzzo oggi finisce sulla sponda sinistra del Fiume Sangro. La cosa grave è che gli amministratori del Vastese che ci rappresentano in Regione ed in Provincia non fanno nulla per difendere gli interessi di questo nostro territorio e di quanti vi vivono. Sono afflitti da 'chiodite acuta' e da quel senso di servilismo ripudiante, che ti fa andar di stomaco, nei confronti di Mauro Febbo che li bacchetta e li comanda a suo piacimento. E’ il momento di agire".

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