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Strada giudiziaria al Consiglio di Stato e iniziativa politica: associazioni e movimenti di nuovo mobilitati

Post sentenza Tar sulla biomasse a Punta Penna, il punto della situazione del Comitato cittadino per la Tutela del Territorio

a cura della redazione
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Un rinnovato appello alla mobilitazione generale ed alla difesa di Punta Penna dall'allocazione di nuovi insediamenti di impatto arriva dal Comitato cittadino per la Tutela del Territorio a pochi giorni di distanza dalla ufficializzazione della sentenza del Tar che ha respinto il ricorso del WWF, per conto di associazioni e movimenti, e - 'ad adiuvandum' - di Comune di Vasto e di un'impresa locale avverso la realizzazione della centrale a biomasse della 'Istonia Energy' in via don Pino Puglisi.

 

Per il WWF, la sentenza dell'organo di giustizia amministrativa rappresenta "un pericoloso precedente che, oltre a sottoporre l'Italia e la regione Abruzzo al rischio di procedura di infrazione, è in contrasto con diverse sentenze e con le linee guida comunitarie. I nostri uffici legali stanno valutando i passi successivi da compiere - sottolinea Luciano Di Tizio, presidente Wwf Abruzzo, in conferenza stampa, stamattina nella sede del Comitato, al fianco di Michele Celenza, portavoce del movimento, e di Ines Palena del WWF locale -. Le motivazioni addotte - dice ancora - sono in contrasto con diverse sentenze". La scelta del ricorso al Consiglio di Stato sembra ormai chiara, ma si valuta anche un'eventuale sollecitazione alla Commissione europea.

 

Non mancano riferimenti sul piano politico. "Il Pd locale - evidenzia Michele Celenza - non ritiene la strada giudiziaria efficace e risolutiva. Ce ne eravamo accorti già dal giorno della udienza al Tar alla quale il sindaco Lapenna non ha ritenuto di mandare gli avvocati del Comune. Per fortuna non c'è solo il Pd nella maggioranza. Facciamo appello a tutti gli altri partiti del centrosinistra e a tutti i gruppi dell'opposizione: il Comune ha tutti i mezzi e le disponibilità per ricorrere al Consiglio di Stato. Lo faccia, altrimenti ci si conti in consiglio. I cittadini devono sapere, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Anche i consiglieri regionali del territorio".

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