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Musica d'estate all'aperto: 'Nessun limite orario, ma controllo stringente sui decibel'

Marco di Michele Marisi (Giovani in Movimento) interviene sulla recente ordinanza del sindaco Lapenna che fissa lo stop all'1

a cura della redazione
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La disposizione regionale (emanata dalla Giunta Chiodi di centrodestra) fissa alla mezzanotte il limite orario per la musica 'live' all'aperto, la recente comunale (del sindaco Lapenna, amministrazione di centrosinistra) la decreta all'1. La Confcommercio regionale ne chiede l'allungamento, generale, almeno alle 2, appellandosi allo stesso Chiodi e all'assessore al Turismo Di Dalmazio.

 

Dalle nostre parti dibattito acceso, tra chi difende la recente ordinanza in materia di Lapenna e chi, al contrario, la contesta. Tra questi c'è Marco di Michele Marisi, portavoce di Giovani in Movimento, sodalizio di riferimento dei giovani di centrodestra, a giudizio del quale non ci dovrebbero essere limiti agli orari della musica all'aperto, ma soltanto nei decibel con controlli efficaci e stringenti per evitare trasgressioni.

 

Secondo di Michele Marisi "ai cittadini che vogliono riposare ed hanno giustamente le loro ragioni, non dà fastidio che i locali siano aperti e che i giovani ed i turisti stiano in giro, quanto invece la musica alta. A nostro avviso, dunque, bisognava intervenire solo ed esclusivamente sui decibel, lasciando invece la libertà agli esercenti commerciali, ai balneatori e a tutti gli imprenditori turistici, di intrattenere i propri clienti fino alla chiusura delle proprie attività. Il giusto compromesso tra chi deve fare turismo, chi si vuole divertire e chi, invece, preferisce risposare, a nostro avviso, andava trovato stabilendo una soglia di decibel, anche a seconda delle zone della città, da non oltrepassare, senza stare a discutere fino a che ora si possa intrattenere la clientela. Interrompendo la possibilità per i locali di ‘mettere musica’ oltre l’1, l’effetto sarà sempre lo stesso: i giovani vastesi ed i turisti saranno costretti a spostarsi in altre città, penalizzando, dunque, l’economia vastese. Anche quest’anno, invece –  conclude - si è perso tempo a cercare di danneggiare gli esercenti pubblici piuttosto che pensare a risolvere i veri problemi".

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