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Riconversione Golden Lady, dal presidio della protesta a quello della 'ripartenza'

Sabato nuovo appuntamento dinanzi alla sede dello stabilimento. Ieri la firma dell'atteso accordo

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Per diversi ultimi sabati dei mesi scorsi (da dicembre in poi) è stato il presidio della ‘protesta’, poi della ‘speranza’. Questa volta sarà quello della ‘ripartenza’.

 

In Val Sinello, davanti alla sede della Golden Lady, si ritroveranno nuovamente sabato mattina 26, l’ultimo del mese di maggio, lavoratori e rappresentanti sindacali della ormai ex Golden Lady, unitamente ad alcuni rappresentanti istituzionali e politici del territorio. E in questa occasione saranno i sorrisi e la fiducia ritrovata a dominare la scena dopo il ‘nero su bianco’ di ieri pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma che ha concretizzato gli auspici di riconversione industriale dello stabilimento gissano. Posti di lavoro salvi e ‘battaglia’, andata avanti per anni, condotta in prima persona dai lavoratori soprattutto, con l’impegno del sindacato, ‘battaglia’ che è andata per fortuna a buon fine, restituendo dignità e prospettiva a chi le stava ormai definitivamente perdendo.

 

Sulla questione Golden Lady e sull’accordo che porterà due aziende a subentrare nell’attività lavorativa, nei settori calzaturiero e tessile, con completo riassorbimento delle maestranze, si registrano i primi commenti, tutti intrisi di soddisfazione, anche da parte della politica. Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, vede in questa intesa segnali per una possibile ripresa sul territorio. “Gli sviluppi positivi della vicenda Golden Lady dimostrano che quando istituzioni, lavoratori, organizzazioni sindacali e datoriali fanno quadrato e operano nella stessa direzione, è possibile raggiungere risultati positivi ed incoraggianti. Per quanto riguarda i successivi passi che dovranno portare all’insediamento delle nuove realtà produttive sul tavolo del Ministero abbiamo ribadito l’impegno unitario di Regione, Provincia e Comune di snellire tutte le procedure e di dare risposte in tempi brevissimi alle istanze di carattere tecnico ed amministrativo alle quali è chiamato a rispondere ciascun ente per la propria parte di competenza. L’obiettivo comune, d’ora in avanti, è vedere al più presto di nuovo al lavoro le maestranze della Golden Lady e restituire speranze occupazionali ad un intero comprensorio”. Da parte di Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra la sottolineatura dell’azione, positiva, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, nel rivendicare i propri diritti. “Senza la loro determinazione – dicono i vertici regionale, provinciale e vastese del partito - senza la loro consapevolezza della necessità della lotta per il lavoro, oggi la Val Sinello sarebbe un territorio più povero e di questa situazione ne avrebbero sofferto tutti i residenti del Vastese”. Per Alternativa Comunista “bisognerà vigilare affinché gli accordi vengano rispettati e la riconversione abbia prospettive certe anche una volta passate le agevolazioni iniziali”.

 

Dai sindacati, per ora, nessuna comunicazione ufficiale. Ma la soddisfazione e l’orgoglio per il risultato raggiunto sono palesi. Venerdì, all’Assindustria di Vasto, nuovi incontri con i vertici delle aziende subentranti per definire i prossimi passaggi in vista della concretizzazione dell’accordo e della ripresa dell’attività nel sito a Gissi.

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