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'Fumata bianca' a Roma per la riconversione: salvi i posti di lavoro Golden Lady

Accordo sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico

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La tanto attesa ‘fumata bianca’ è arrivata: l’attività lavorativa potrà proseguire in quello che era il sito Golden Lady, nell’area industriale della Val Sinello, a Gissi.

 

Poco prima delle 17, a Roma, presso la sede di via Molise del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato sancito l’accordo che prevede il subentro di due aziende, del settore calzaturiero e tessile, rispettivamente la ‘Holding Silda spa’ e la ‘New Trade spa’. Interessata una forza lavoro di 250 persone per la prima, di circa 130 per la seconda, che si occuperà di realizzare capi di abbigliamento partendo da abiti usati nell'outlet Golden Lady, che comunque rimarrà aperto nella zona del Vastese.

 

A confronto si sono ritrovati la proprietà della Golden Lady, i rappresentanti delle due imprese subentranti per la riconversione industriale, sindacalisti e rappresentanti delle istituzioni, locali e nazionali. Si chiude un cerchio, insomma, apertosi quasi 9 mesi prima, con l’insediamento del tavolo nazionale (era il 13 settembre 2011), proprio al Ministero dello Sviluppo Economico, per i progetti di riconversione dello stabilimento che per 20 anni e più ha prodotto calze a Gissi dando occupazione a centinaia di lavoratori, per la gran parte donne. Incontro di oggi pomeriggio nella capitale che ha fatto seguito ad un precedente vertice, svoltosi venerdì nella sede dell’Associazione Industriali di Teramo, dove di fatto era stata confermata l’intesa ormai ad un passo dalla sottoscrizione ufficiale, alla presenza del rappresentante della proprietà Federico Destro, dei referenti provinciali delle organizzazioni sindacali Giuseppe Rucci (Filctem-Cgil), Franco Zerra (Femca-Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uilcem-Uil) e dei responsabili della società ‘Wollo’ che per diversi mesi si è occupata di verificare fondatezza e concretezza delle ipotesi di riconversione industriale alla Golden Lady.

 

Posti di lavoro salvi, insomma, e nuove prospettive che sembrano schiudersi per chi, in questi anni, ha lottato per la propria dignità di lavoratore e che negli ultimi tempi ha potuto fare affidamento sul riconoscimento degli ammortizzatori sociali. Un investimento non indifferente, quello delle due aziende subentranti, che rappresenta un’iniezione di fiducia di non trascurabile portata in un territorio, quello del Vastese, che come molti altri vive e soffre una condizione di crisi economica dura e dall’impatto decisamente pesante.

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