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Bandiera Blu a 'macchia di leopardo'? A metà maggio la comunicazione ufficiale

L'emergenza scarichi a mare dell'estate passata potrebbe influire nelle decisioni della Fee

a cura della redazione
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Potrebbe non sventolare sull'intero litorale di Vasto la Bandiera Blu 2012 della Fee, la Federazione Europea per l'Educazione Ambientale. Il 14 maggio, a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la cerimonia di assegnazione alle località costiere italiane ed una rappresentanza di Vasto, così come di San Salvo, è stata invitata a prendere parte all'appuntamento.

 

Ma potrebbe essere un riconoscimento a 'macchia di leopardo' per la città - che potrà fregiarsi per il decimo anno consecutivo del vessillo - con probabile esclusione della zona centrale di Vasto Marina, quella di maggiore impatto e appeal per i turisti. Proprio questa zona è quella che la stagione scorsa, tra Fosso Marino ed un altro scarico più a nord in direzione della Bagnante, è quella che maggiori problemi ha determinato con i divieti di balneazione e le polemiche di alto impatto che ne seguirono. Da palazzo di città, per il momento, l'ufficialità dell'invito a Roma e la sottolineatura della balneabilità delle acque anche nella zona centrale della spiaggia.  

 

Sulla questione intervengono anche i due consiglieri comunali del gruppo di Futuro e Libertà, che debutterà nella prossima riunione dell'assise civica. Sottolineano Davide D'Alessandro e Nicola Del Prete: "Ci sembra importante chiarire le ragioni per cui la Fee ha deciso di assegnare, per la decima volta consecutiva, la Bandiera Blu a Vasto. E’ noto che il punteggio assegnato a Vasto non dipende solo dalla balneabilità delle acque, ma da una serie di progetti ed iniziative in campo ambientale, ma abbiamo anche accertato che il Comune di Vasto ha proceduto alla presentazione della documentazione relativa a cinque spiagge: Punta Penna, Mottagrossa, Vignola, San Nicola, Vasto Marina-San Tommaso (dall’Autostello a Buonanotte), quindi non a tutto il litorale”. I due consiglieri chiedono di sapere quali le ragioni “per cui è stata esclusa a priori la possibilità di chiedere la Bandiera Blu per l’intero litorale" e "cosa ha fatto, fino ad oggi, l’amministrazione per sanare la situazione di precaria balneabilità nel tratto antistante Fosso Marino”. Sottolineata anche la necessità di rendere noti i dati relativi alla qualità delle acque, da Fosso Marino al primo trabocco di località Trave”, e “quale tipo di comunicazione si intende fornire se la Bandiera Blu sarà attribuita solo alle spiagge lontane da Fosso Marino".

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