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Liberalizzazioni e riforme, al d'Avalos incontro-dibattito con Benedetto Della Vedova

L'appuntamento a Vasto su iniziativa del coordinamento regionale di Futuro e Libertà

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Il treno per Yuma delle liberalizzazioni in Italia è partito, ma non è veloce come dovrebbe e i risultati sono tutt'altro che scontati, senza una decisiva accelerazione.

 

Questo, in breve, il quadro tracciato durante l'incontro-dibattito di ieri pomeriggio voluto dall'onorevole Daniele Toto, coordinatore regionale di Futuro e Libertà presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos. Tra i protagonisti Benedetto Della Vedova, capogruppo Fli alla Camera, "economista bocconiano che ha rivestito molteplici ruoli politici", come ricordato dalla giornalista Paola D'Adamo che ha moderato il dibatto: dirigente nella Lista Pannella, deputato del Pdl, membro del Parlamento Europeo e rappresentante politico nella bizzarra avventura del Parlamento Padano; "non da leghista", ha tenuto a precisare l'onorevole.

 

Dopo il saluto del sindaco Luciano Lapenna, a dialogare con l'onorevole Della Vedova, il presidente di Confindustria Pescara Enrico Marramiero, il vicepresidente del Comitato Piccola Industria Chieti Giuseppe Argirò e il commercialista Francesco Paolo Malatesta.

 

"L'idea delle liberalizzazioni - ha spiegato Della Vedova - è in un certo senso quella di costringere l'imprenditore ad offrire il proprio prodotto in regime di concorrenza, senza poter sfruttare le rendite di posizione o di monopolio, consentendo agli altri di offrire lo stesso servizio, mettendolo in competizione sul mercato, con enorme vantaggio per chi di quel servizio usufruisce. Il che rappresenta un ulteriore stimolo a migliorarsi per l'imprenditoria".

 

A seguire, uno sguardo critico ma fiducioso sullo "stato dell'arte" delle liberalizzazioni in Italia, per come le sta affrontando il governo Monti: "Solo quando è scattato l'allarme nel mese di novembre abbiamo preso atto che bisognava non solo camminare più veloci, ma cominciare a correre. Gli interventi sulle pensioni, per quando duri da affrontare per chi ne è coinvolto, sono stati necessari per recuperare anni e anni di promesse e di illusioni. Avremo davanti qualche semestre molto difficile, ma sono fiducioso: se davvero acceleriamo sulle liberalizzazioni e sulla riduzione della spesa pubblica, arriveremo alla fine della crisi provati da una cura pesante, ma guariti".

 

Marramiero, Argirò e Malatesta hanno poi evidenziato all'onorevole e alla nutrita platea le problematiche che devono affrontare le imprese, nel momento in cui l'accesso al credito, agli sgravi fiscali e a tutti quegli strumenti vitali per una sana concorrenza sono intralciati da burocrazia e meccanismi spesso troppo rigidi che non permettono al libero mercato di realizzarsi nei termini sperati.

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