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Comparto lavoro sul territorio, tra tanta crisi qualche spiraglio di 'luce' non manca

Flovetro, Conad-Leclerc e Cima Cosmos 'sotto la lente' nel Vastese

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Il livello di attenzione resta alto ma i lavoratori potranno conservare il posto di lavoro. Dopo mesi di angosciante attesa la Nippon Sheet Glass (Nsg), la casa madre della Pilkington, ha raggiunto un accordo con Saint Gobain. Pilkington rileva l'intero pacchetto azionario di Flovetro. Buone notizie anche per i dipendenti del Conad Leclerc: scongiurati 16 licenziamenti. In arrivo nuovi investimenti nella distribuzione dei prodotti freschi. Infine un ordinativo arrivato dalla Germania, ferma la cassa integrazione alla Cima Cosmos e dà un mese (e forse due) di lavoro ai dipendenti. Più di mille lavoratori almeno per qualche mese potranno trovare sollievo. FLOVETRO - Le trattative sull'asse Tokio-Parigi sono andate avanti per più di sei mesi. Venerdì sera dal palazzo di vetro di Piana Sant'Angelo è arrivata la comunicazione ufficiale. Nsg rileva l'intera quota di Flovetro. «La Nsg assumerà, a partire dal 2 aprile, la piena proprietà della società», comunica in una nota l'industria giapponese. «L'esito ci rincuora e rincuora soprattutto 100 dipendenti diretti e mille lavoratori dell'indotto legati a Flovetro», è il commento a caldo dei sindacati. CONAD-LECLERC - Risolta positivamente anche la vertenza al Conad del centro commerciale Pianeta. «Scongiurati gli esuberi», confermano Sergio Aliprandi (Cgil) ed Ernesto Magnifico (Cisl). «La pulizia dei reparti sarà effettuata dai dipendenti e produrrà un ribasso dell'esubero di 4 mila ore. L'ingresso di una nuova società, la Pianeta srl, composta da dirigenti che hanno anche lavorato nell'iper, lascia ben sperare. Intanto con l'arrivo dell'estate Conad ha confermato l'investimento di diversi milioni di euro nella nuova piattaforma di distribuzione dei freschi. A settembre si tireranno le somme», fanno sapere i sindacati. CIMA COSMOS - Erano già pronti ad andare in cassa integrazione per due anni i lavoratori della Cima Cosmos, ma sono stati fermati sulla porta. «È arrivato un importante ordinativo di molle per motori dalla Germania», spiega Mario Codagnone (Cgil). «Tutti i lavoratori dovranno lavorare 36 ore a settimana. Il lavoro dovrebbe durare almeno una cinquantina di giorni. Incrociamo le dita e confidiamo in un bis».
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