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'La meglio gioventù' di Giorgia Meloni: 'Un viaggio nell'Italia dei ribelli'

A Palazzo d'Avalos la presentazione del libro dell'ex ministro 'Noi crediamo'

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Ospite d'eccezione ieri pomeriggio presso la Pinacoteca di Palazzo d'Avalos per l'incontro organizzato dalla Scuola di formazione politica Fo&Pa: Giorgia Meloni, già ministro della Gioventù nel governo Berlusconi, ha presentato il suo libro "Noi crediamo", un viaggio nell'Italia dei "giovani ribelli", termine usato per indicare l'altra faccia dei giovani, quella che - come ha dichiarato l'onorevole Meloni - "non fa notizia sui giornali", quella di giovani che si impegnano e sono di esempio positivo per gli altri. Ad introdurre l'intervento dell'onorevole, i saluti del coordinatore di Fo&Pa, Nicola Salerni - il quale ha anche consegnato una targa ai famigliari di Vincenzo Bozzelli, recentemente scomparso - e del consigliere comunale e provinciale del Pdl Etelwardo Sigismondi. Dodici storie, nel libro della Meloni, di personaggi famosi e ragazzi comuni che si sono distinti , "ribellandosi" al luogo comune del 'bamboccione' e vincendo sfide importanti, dagli sportivi come Pino Maddaloni e Federica Pellegrini ai precari. "Questo libro - ha dichiarato Giorgia Meloni - rappresenta qualcosa che dovevo ai giovani italiani; ho dedicato gran parte della mia vita alle politiche che riguardano le giovani generazioni e devo dire che mi ha sempre innervosito la discrasia per la quale da una parte abbiamo consegnato ai giovani una realtà difficilissima e dall'altra siamo capaci solo di critica. Raccontiamo sempre l'Italia giovanile per stereotipi: il bamboccione, il bullo e tutti gli altri stereotipi negativi, senza mai raccontare gli esempi positivi. Eppure - ha proseguito la Meloni - c'è un mondo fatto di ragazze e ragazzi straordinari che in un momento difficilissimo costruiscono cose importanti per sé e per gli altri, cose che vale la pena raccontare". Stereotipi che l'onorevole contesta anche nella politica: "Questo libro è anche un inno alla politica. Spesso facciamo l'errore di confondere i politici con la politica. Una classe politica può non essere all'altezza, ma la politica rimane una straordinaria forma di impegno civile. Il qualunquismo è il più grande nemico della democrazia". Inevitabili, data la particolare contingenza socio-economica, anche alcune considerazioni sull'occupazione giovanile: "Nessuno pensava che la flessibilità fosse una cosa bella, ma tutti sapevamo che era necessaria; il problema è che l'abbiamo scaricata solo addosso ad alcuni". Per Marco di Michele Marisi, responsabile provinciale di Giovane Italia di cui la Meloni è presidente nazionale, “Giorgia è riuscita, come sempre, ad affascinare e ad entusiasmare la platea con la sua passione, la sua forza, il suo carisma, e le sue coraggiose riflessioni. E’ stato un contributo importante di idee che ha voluto apportare alla comunità vastese. Tanti – ha proseguito – sono i temi che ha toccato durante il suo intervento e che ha trattato raccontando, nel suo libro, la storia personale di dodici italiani che hanno reso e rendono onore all’Italia: dalla sua contrarietà all’aborto, dall’amore per la Patria e per il Tricolore, passando per la meritocrazia, per le tematiche che riguardano il mondo dei lavoro e dei giovani, e per finire alla politica di chi ha scaricato su questa generazione un grosso debito ed invece alla Politica degli onesti. Siamo sicuri – ha concluso di Michele Marisi – che queste occasioni siano utili a riaccendere anche in città il dibattito non sulle persone, ma sulle tematiche che riguardano questa nostra comunità”.
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