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Le strade di Vasto, tra dissesto e segnaletica carente e a volte ingannevole

Lettera aperta di un istruttore di guida agli amministratori della città

a cura della redazione
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Strade dissestate, ma anche e soprattutto segnaletica carente e alcune volte ingannevole. In una lettera aperta indirizzata agli amministratori comunali è un istruttore di guida vastese, Michele Bosco, ad intervenire su una questione particolarmente sentita. “Francamente – scrive Bosco -, ritengo l’attuale situazione inaccettabile per la nostra amata Vasto. Sono un istruttore di guida e va da sé che per il mio lavoro percorro tutte le strade di Vasto e dintorni e non riesco davvero a giustificarmi il quasi totale abbandono di tutta la rete stradale, non solo per la doverosa manutenzione che andrebbe fatta ma, soprattutto, per la totale inesistenza di segnaletica orizzontale, la mancanza di manutenzione ai semafori quasi sempre fuori servizio e l’eccessiva esistenza di segnaletica posizionata in maniera errata e ingannevole. Di sicuro alcuni penseranno che sono problemi di poco conto, con tutti i problemi economici che hanno le amministrazioni, ma siccome vedo che molti soldi vengono spesi per realizzare opere di scarso utilizzo tipo la tanto pubblicizzata via Trave oppure l’anello di piazza Rossetti (lavoro sembra che alcuni diretti interessati non vogliono), forse alcuni fondi ci sono. Siccome io (come penso tutti i miei colleghi) faccio il mio lavoro considerandolo soprattutto un servizio pubblico atto a formare le nuove generazioni di automobilisti, che siano il più possibile disciplinati e consapevoli di quanto sia importante il rispetto della segnaletica, vi assicuro che è un’impresa difficoltosa soprattutto per i nostri ragazzi che non possono riconoscere quello che hanno studiato. E non possono trovare riscontro nella viabilità della nostra città! Siccome parlo di sicurezza stradale credo, sinceramente, che riguardi tutti noi. Solo per non fare la solita demagogia, non voglio parlare del biglietto da visita che riceve chi viene a Vasto per la prima volta, e, soprattutto, di quanti incidenti sarebbero evitabili!"
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