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Lavori in piazza Rossetti, VastoViva: 'Opera pubblica che avvantaggia'

L'associazione sulle polemiche recenti: 'Comprendiamo i timori, ma progetto apprezzabile'

a cura della redazione
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"Piazza Rossetti è nel cuore dei vastesi prima di essere 'il cuore della città', è luogo di incontro prima che di commercio". Si occupa della questione dei lavori di ripavimentazione dell'anello della piazza del centro di Vasto oggetto di una nuova polemica tra amministrazione comunale e parte dei commercianti del borgo antico, in una nota, l'associazione 'VastoViva', sodalizio di riferimento di alcuni esponenti di area moderata del Partito Democratico. "Vivere nella bellezza - si legge nel documento - è un diritto di tutti, è un elemento determinante per la qualità della vita. Piazza Rossetti non è solo un volano per i consumi ma è per i vastesi quanto di più vicino al significato storico e culturale delle piazze: un luogo di relazione sociale e di incontro. Il progetto di ripavimentazione ha il pregio anche di mettere materialmente fine alle discussioni sulla riapertura del traffico: è innegabile che l’area pedonale abbia reso maggiormente fruibile Piazza Rossetti, speriamo che il restyling ne migliori ulteriormente la accessibilità. Comprendiamo i timori e le resistenze espresse da chi vive Piazza Rossetti come luogo di lavoro, ma come tutti coloro che hanno scelto di vivere e lavorare nel centro storico sanno che si trovano in un’area speciale, il luogo pubblico per eccellenza, che tutti i cittadini sentono proprio, un’area che dà vantaggi e pone limiti. Speriamo che la polemica di pochi, che peraltro guardiamo col rispetto dovuto al lavoro e alle preoccupazioni intrinseche ai tempi duri che tutti viviamo, non sia più forte del diritto della collettività a vedere realizzato il progetto di un’opera pubblica. Sicuramente va garantito a chi vive e lavora sulla piazza il mantenimento di livelli adeguati di accessibilità e soprattutto il controllo dei tempi di riconsegna dei lavori, ma non può una categoria ostacolare la realizzazione di un’opera che avvantaggia tutti, perché una città che si definisce 'a vocazione turistica' ha il dovere dello stile, dell’accoglienza e della fruibilità dei suoi luoghi".
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