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'Maaaaaaax che mi cucini oggi?' L'addio a Lucio Dalla e il 'dolce' ricordo di un giovane chef vastese

4 marzo 1943-4 marzo 2012: 69 anni dopo l'ultimo saluto al cantautore bolognese

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Esattamente 69 anni dopo: 4 marzo 1943-4 marzo 2012. Bologna si ferma per l’addio a Lucio Dalla e, senza dubbio, sono un po’ tutti gli amanti della musica italiana a ricordare e a celebrare uno dei suoi più grandi interpreti. Tra i ‘frammenti di memoria’, a iosa emersi in questi ultimi due giorni a riguardo del già indimenticato cantautore, la ‘fetta’ vastese si arricchisce del contributo di un giovane cuoco, Massimiliano Ascione. Oggi ‘Max’ è ad Amman, in Giordania, executive chef in uno dei più titolati hotel del posto. Ma il ricordo di Lucio Dalla, risalente soprattutto a qualche anno fa, è ancora ben impresso in lui. “Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Lucio Dalla – racconta - quando lavoravo a Santo Stefano di Sessanio, prima del terremoto a L’Aquila del 2009. Era solito venire, specialmente a Capodanno, quando allietava, anche con un concerto live, la serata dei clienti dell'albergo. Persona umile, alla mano. Si faceva voler bene da tutti, era un ‘amicone’. Ricordo quando entrava nel ristorante, ricordo il suo profumo e il suo canticchiare. Mi chiamava dalla sala cantando: ‘Maaaaaaxxxx che mi hai cucinato oggi?!?’ Poi si affacciava in cucina, entrava, assaggiava e mi diceva che cosa voleva mangiare. Amava la ricotta cotta e la zuppa di zucchine, oltre che le minestre. Era venuto anche a casa mia e aveva apprezzato tantissimo il mio presepio, fatto di sola pietra. Lui ne era collezionista. Mi regalò anche un quadro, un libro con la sua dedica e il cd. Disponibile, poi - aggiunge Massimiliano –, quando gli ho chiesto se poteva parlare al telefono con mio padre e mia madre per salutari, visto che erano suoi grandi estimatori. E lui, senza esitare, mi ha chiesto il cellulare e il numero e ha chiamato a casa: mio padre e mia madre non ci credevano! Li ha salutati, ci ha parlato ed è stata davvero una gran bella sorpresa, per loro, ma anche per me!”. Un risvolto per Vasto non è mancato: “Gli piaceva tanto la città e ricordava alcuni concerti. Mi ha anche ulteriormente trasmesso il suo amore per le Isole Tremiti, per le barche e per il mare. La notizia della sua scomparsa, anche qui ad Amman, mi ha intristito molto. Se ne è andato – conclude Massimiliano Ascione - un pezzo di storia, un ‘piccolo grande uomo’ che ha dato tanto alla musica italiana ed alla cultura”.
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