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Un'indagine per risalire ai responsabili dell'arsenico nelle acque alle industrie

La sollecita il presidente del Coniv Arnaldo Tascione dopo la scoperta di valori fuori norma

a cura della redazione
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Un'indagine per risalire ai responsabili dell'inquinamento delle acque del Trigno fornite alle industrie dell'area industriale di Piana Sant'Angelo a San Salvo. La sollecita Arnaldo Tascione, presidente del Coniv, che si occupa della gestione del depuratore di Montenero di Bisaccia. "Oltre a produrre danni considerevoli alle aziende e al territorio, questa situazione ha messo a repentaglio la salute di migliaia di persone", sottolinea Tascione. L'inquinamento, con determinazione di una concentrazione fuori norma di arsenico, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto nel tratto del fiume compreso fra i territorio di San Giovanni Lipioni e Lentella. Sabato la scoperta ed il blocco nell'erogazione di acqua. Ieri, per tutta la giornata, per assicurare la continuità lavorativa, Vigili del Fuoco e Protezione Civile in azione, con il coordinamento della Prefettura, per assicurare fornitura con autobotti alle imprese ed anche bagni chimici per i dipendenti. La competenza delle indagini è della Procura di Larino dal momento che il depuratore Coniv è ubicato nel territorio di Montenero di Bisaccia. «La gravità del gesto è tale che mi corre l'obbligo di rivolgere un invito ad eventuali testimoni a collaborare con gli inquirenti per individuare l'autore del gesto scellerato», dice il consigliere provinciale del Pd e presidente del Consiglio comunale a Vasto, Giuseppe Forte. Fabio Giangiacomo, ex presidente del Consorzio Industriale del Vastese, si dice costernato. «E' la prima volta che si verifica un episodio così grave. Quanto accaduto non solo dimostra quanto prezioso sia il depuratore di contrada Padula, ma conferma la necessità di poter analizzare le acque già a San Giovanni Lipioni». La situazione potrebbe presto tornare alla normalità. Analisi e controlli sulle acque continuano ed a mitigare il quadro anche un bypass alla traversa di San Giovanni Lipioni per incanalare l'acqua normalmente destinata ad uso agricolo fornità al Consorzio di Bonifica verso le condutture dirette a Piana Sant'Angelo.
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