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Mercato auto ancora in 'affanno': altra cassa integrazione alla Denso

Produzione rallentata in attesa di auspicati segnali di ripresa

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La frenata nelle vendite del settore auto manda in affanno i colossi industriali. La Denso cerca soluzioni-tampone per i 790 dipendenti e rallenta la produzione in attesa della ripresa economica. «Salvo mutamenti positivi del mercato, da marzo a luglio sono in programma sette giorni di cassa integrazione a rotazione al mese», dice il segretario provinciale Cisl, Primiano Biscotti. La riduzione degli ordinativi è consistente e il nuovo alternatore per auto tarda a partire. «E' necessario puntare su nuovi prodotti», insistono i sindacati tornando a chiedere il ritorno alla produzione dei motorini d'avviamento, punta di diamante della ex Magneti Marelli. La notizia era nell'aria da qualche giorno. La crisi del settore automotive e della Fiat in particolare, sta provoncando un effetto domino sulle industrie del settore metalmeccanico. Inevitabili le ricadute sui volumi produttivi dell'industria giapponese che produce motori e alternatori. Qualche giorno fa i sindacati hanno incontrato i dirigenti dell'industria sansalvese per fare il punto della situazione e decidere come affrontare il periodo negativo. La soluzione migliore è parsa il ricorso alla cassa integrazione. La prima settimana di Cig è in programma a fine marzo. «Visto l'andamento altalenante del mercato verranno fatte periodicamente della verifiche per aggiornare il grafico delle vendite e stabilire se confermare o meno le pause lavorative», spiega Biscotti. Il ricorso agli ammortizzatori sociali dovrebbe interessare a turno i dipendenti di tutte le aree motori e alternatori. La parola d'ordine per i prossimi sei mesi nella fabbrica di Piana Sant'Angelo sarà flessibilità. L'andamento produttivo dipende dalle vendite della Fiat e delle più importanti case automobilistiche. Una consistente riduzione degli ordinativi obbliga attualmente il colosso giapponese a ricorrere agli ammortizzatori sociali. «Il 2012 sarà l'anno della cassa integrazione per quasi tutte le industrie. Grazie alla cassa integrazione bisogna difendere i livelli occupazionali in attesa di tempi migliori», ha più volte dichiarato Mario Codagnone, segretario provinciale della Fiom-Cgil. «A inizio anno abbiamo sperato tutti nelle nuove immatricolazioni auto. Ora davanti a un evidente e perdurante crisi di mercato, la decisione di frenare la produzione è inevitabile», è l'amara constatazione dei sindacati. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil non nascondono di essere preoccupati. Le previsioni produttive sono tutt'altro che tranquillizzanti. I continui rincari del gasolio e l'aumento del costo della vita svuotano le tasche degli italiani e scoraggiano l'acquisto di nuove autovetture. La cassa integrazione è la ciambella di salvataggio. «Riguarderà tutte le lavorazioni», specifica Primiano Biscotti. «A seconda delle necessità si deciderà di volta in volta quale reparto fermare». E' probabile che a cascata insieme alla Denso si fermaranno altre piccole e medie realtà produttive dell'indotto.
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