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Verbali di Giunta, Lapenna a Desiati: 'Procedure rispettate'

Il sindaco replica al consigliere di Progetto per Vasto

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Il sindaco Luciano Lapenna replica al consigliere di Progetto per Vasto Massimo Desiati secondo il quale al Comune di Vasto non esistono i verbali delle sedute di Giunta. Il primo cittadino ha risposto con una lettera a Desiati. "Egr. consigliere, con riferimento al comunicato apparso sulla stampa locale e riferito ai presunti “Verbali di Giunta”, Ti significo quanto segue: nel comunicato, si fa riferimento all’art. 30 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale ed, in particolare, al “Diritto di accesso” ai documenti amministrativi del Comune..., nonché al diritto di “ottenere dagli uffici, compresi quelli degli enti e delle aziende dipendenti dal Comune, copia degli atti preparatori dei provvedimenti, nonché informazioni e notizie riguardanti i provvedimenti amministrativi...”, confondendo ciò che è “documento amministrativo” con quelli che invece sono semplici appunti (c.d. minuta), che il Segretario Comunale o Provinciale verbalizzante compila, ad uso interno e personale del proprio ufficio, e che, “pertanto, sono destinati a restare nell’esclusiva disponibilità del medesimo, al fine della loro utilizzazione in sede di stesura dell’“atto deliberativo”, senza che alcuno possa ritenersi investito della legittimazione di accedervi, per effettuare su di essi una consultazione a riscontro della veridicità e della fedeltà di riproduzione delle operazioni e delle discussioni svolte nel corso della seduta”. Non sono accessibili le minute dei verbali (minute, appunti, annotazioni, ecc.) poiché non rappresentano elementi costitutivi della fattispecie procedimentale, ma semplici strumenti di supporto dell’attività demandata ai funzionari addetti alla “verbalizzazione” formale, nella cui esclusiva disponibilità essi rimangono, e non rivestono alcuna rilevanza giuridica nell’iter formativo della documentazione ufficiale. Non si tratta, infatti, di documento amministrativo, ma di un mero ausilio, riconducibile a semplici appunti che il Segretario utilizza per la formazione dell’atto deliberativo. Quest’ultimo soltanto è il documento amministrativo. Pertanto, tali minute (assimilabili al brogliaccio - il brogliaccio o “minuta” non fa prova), non rientrando nella nozione di documento amministrativo in senso proprio, non sono soggetti alla disciplina dell’accesso. Di norma le sedute della giunta comunale (o provinciale) non sono pubbliche. Spetta al Segretario dell’ente di intervenire alle riunioni del citato organo collegiale (così come a quelle del Consiglio), al cui svolgimento egli partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza. Il Segretario è quindi il pubblico ufficiale abilitato per legge a documentare le deliberazioni assunte dall’organo collegiale. Quanto sopra evidenziano il corretto comportamento della Segretaria, che agisce nel rispetto scrupoloso della normativa vigente e di questa Amministrazione Comunale che, come ben sai, a differenza del passato, pretende il rispetto scrupoloso delle leggi. Consentimi, infine, di rilevare il fatto che, in tutti gli Organismi (vedi Giunta Regionale e Giunta Provinciale), si segue lo stesso iter, non risultano “verbalizzazioni” fuori dall’atto di Giunta. I “brogliacci”, come detto sopra, sono ad esclusivo uso interno, non rilevabili all’esterno. Nella speranza di aver chiarito, una volta per tutte, l’argomento, Ti saluto cordialmente".
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