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Tassa di soggiorno a Casalbordino: il 'no' di Confesercenti

Dubbi dell'associazione di categoria sulle intenzioni del Comune

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Tassa di soggiorno: la Confesercenti dice no. La Confesercenti prende spunto dal Comune di Casalbordino dove, il prossimo 27 febbraio, le associazioni di categoria inconterranno l’Amministrazione per discutere il regolamento relativo all’istituzione dell’imposta di soggiorno. Casalbordino sarebbe il primo comune della Regione ad introdurre la tassa. “In un momento così difficile per le imprese turistiche abruzzesi, consapevoli dei problemi di cassa che i Comuni hanno, non vediamo positivamente l’introduzione dell’imposta di soggiorno che inciderà negativamente sui costi della vacanza – affermano Panfilo Tascione e Simone Lembo, rispettivamente presidente e responsabile provinciale del settore Turismo della Confesercenti –. Ad oggi, non ancora è stato emanato il regolamento attuativo nazionale portando alcuni Comuni a scelte arbitrarie”. Un vuoto normativo che potrebbe creare non pochi problemi alle imprese: “Un’applicazione della tassa 'a macchia di leopardo', nella nostra Regione, non farebbe che inasprire la concorrenza fra località vicine in un momento in cui la difficile situazione del mercato turistico dovrebbe indurre a una forte collaborazione promo-commerciale – evidenziano Tascione e Lembo –. Inoltre, non sono ben chiari gli importi che il Comune di Casalbordino vorrebbe applicare e che tipo di utilizzo ai fini turistici dell’imposta si vorrebbe attuare. Non è neanche specificata la diversificazione dell’imposta, per stagioni e per tipologia delle strutture ricettive. Per queste ragioni, così accaduto per altri Comuni abruzzesi, anche per Casalbordino sosterremo la non applicazione dell’imposta dal 2012”.
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