Il porto di Punta Penna si fa più sicuro. E' stato infatti potenziato il nucleo di pubblica sicurezza presso la Capitaneria di Ortona, con competenza di vigilanza ed ispezione anche sul bacino portuale vastese, nel piano di sorveglianza verso le navi straniere in arrivo catalogate nella fascia ''a rischio'', secondo un target stilato in base a determinati requisiti. L'ufficio, diretto dall'ispettore titolare Angelo Capuzzimato, vicecomandante del Compartimento da poco promosso al grado superiore di capitano di corvetta, si avvale ora della collaborazione di un secondo ufficiale e di uno staff che attraverso collegamenti su Internet sul sito Sirenac è in grado di individuare in tempo reale la tipologia del mercantile prossimo all'approdo in uno dei due scali della provincia di Chieti. Il sistema, istituito con accordi amministrativi tra più nazioni, risponde al ''Memorandum di Parigi'' sulle condizioni di massima allerta sia per quanto concerne l'antiterrorismo e l'antinquinamento, sia sul rispetto della sicurezza a bordo, delle condizioni di lavoro e della qualità della vita degli equipaggi, allo scopo di impedire incidenti e situazioni di pericolo. Nell'ultima settimana sono stati sottoposti a verifiche 4 cargo, di cui 3 ormeggiati a Ortona ed uno a Vasto, con controlli che hanno interessato la regolarità dei registri e delle documentazioni, lo stato di manutenzione dei dispositivi di soccorso e quello igienico sanitario in ordine anche alla conservazione degli alimenti e delle scorte di emergenza. ''Si tratta di un dispositivo - spiega il comandante dell'Ufficio circondariale Marittimo di Punta Penna, Enzo Savarese - introdotto per la tutela delle nostre aree di frontiera da possibili attacchi e per la garanzia delle norme di sicurezza in navigazione a salvaguardia delle vite umane. Un'attività che comporta un impegno costante soprattutto perché i traffici marittimi cominciano a costituire mezzi sempre più frequenti nelle logiche degli interscambi intercontinentali''.