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Futuro ancora 'nebuloso': per la riconversione Golden Lady solo 'buoni auspici'

Presidio in Val Sinello e nuovo allarme: 'Qui si rischia la desertificazione'

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Buoni auspici a parte, nessuna certezza e futuro ancora 'nebuloso' relativamente alle ipotesi di riconversione del sito Golden Lady in Val Sinello. Al presidio-bis di questa mattina dinanzi alla fabbrica tessile ormai dismessa nuovo punto della situazione da parte di rappresentanti dei sindacati, istituzionali e lavoratori per una situazione complessa e per la quale, al momento, la luce in fondo al tunnel non ancora si vede. All'appello di Cgil, Cisl e Uil hanno risposto in molti, e non solo le maestranze dell'insediamento tessile che per più di 30 ha garantito un'occupazione ed una prospettiva di sviluppo a tanti dipendenti, donne per la gran parte. A spalleggiare la mobilitazione anche lavoratori di altre realtà del territorio a rischio, quali Cima Cosmos e Orlandi Gomez ex Cmi di San Salvo. Con i segretari territoriali Giuseppe Rucci (Filctem-Cgil), Franco Zerra (Femca-Cisl) e Arnaldo Schioppa (Uilta-Uil) c'erano, tra gli altri, i consiglieri regionali Nicola Argirò e Antonio Menna, il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, i consiglieri provinciali Angelo Argentieri, Antonio D'Ugo, Etelwardo Sigismondi e Giuseppe Forte, i sindaci di Gissi, San Buono e Cupello, Nicola Marisi, Denisso Cupaiolo e Angelo Pollutri e diversi altri pubblici amministratori del Vastese unitamente a rappresentanze di alcuni partiti del centrosinistra. Argirò e Menna hanno evidenziato i passi in avanti per la concretizzazione del riconoscimento di area di crisi ed i possibili benefici da ottenere da parte di chi interessato ad investire in zona. "La Golden Lady è la punta dell'iceberg, ma qui rischiamo la desertificazione industriale" è l'allarme ribadito. Di Giuseppantonio, che era apparso piuttosto ottimista al precedente presidio, stavolta non lo è stato. "Purtroppo - ha sottolineato - non ci sono stati sviluppi rispetto a quelle ipotesi di cui pure avevamo avuto contezza nei mesi addietro". Rilanciata anche la necessità di un ricoinvolgimento del tavolo nazionale per la vertenza a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico. I tempi, intanto, stringono e nel prossimo mese di novembre è prevista la fine della cassa integrazione straordinaria. Tutti i convenuti hanno confermato l'appuntamento: si ritroveranno ogni ultimo sabato del mese per verificare eventuali novità e mantenere accesi i riflettori sulla vicenda. Presente stamattina a Gissi anche una troupe della trasmissione televisiva di approfondimento 'Presa Diretta', a cura di Riccardo Iacona, in onda la domenica sera su Rai 3. Un servizio in merito sarà proposto in una prossima puntata del programma.
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