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Tassi d'usura 'alle stelle': scattano i sequestri anche nel Vastese

Sigilli a case e terreni per un valore di oltre 400mila euro

a cura della redazione
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Case e terreni per un valore di 400mila euro, oltre a tre conti correnti, sono stati sottoposti a sequestro preventivo dai Carabinieri di Pescara tra Montenero di Bisaccia e San Salvo, a carico di Antonio De Vivo e del figlio Michele, noti commercianti del Basso Molise, già arrestati per usura. I militari dell'Arma, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, hanno sequestrato tre immobili, di cui uno nel comune di Montenero di Bisaccia e due a San Salvo, e tre terreni, per un totale di circa 8.000 metri quadri. Si è arrivati a questi sequestri a seguito di una denuncia sporta nel mese di dicembre 2010 da un sessantenne artigiano pescarese finito nelle rete degli usurai. I De Vivo, a seguito del prestito di 2.000 euro, sarebbero arrivati a pretendere, solo per il saldo dei presunti interessi maturati, la somma di 15.000 euro e la consegna di una Fiat 'Stilo'. I tassi applicati, fanno notare i Carabinieri, erano superiori al 400 per cento. Nonostante le minacce subite e il timore di ritorsioni, l'artigiano ha avuto la forza di sporgere denuncia ai Carabinieri e, a seguito delle indagini, nel mese di giugno i De Vivo e Nicolino Di Rosa, anche lui molisano, sono stati arrestati. Proseguendo l'attività d'indagine è stata accertata una sproporzione tra il reddito dichiarato e le proprietà degli indagati e si è giunti all'apposizione dei sigilli in applicazione della normativa antimafia, che permette il sequestro preventivo dei beni ai fini della successiva confisca, in possesso agli autori di gravi reati, quale l'usura. Il Gip del Tribunale di Pescara che ha disposto il sequestro è Maria Michela Di Fine su richiesta del Procuratore Aggiunto, Cristina Tedeschini.
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