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FALSIFICAZIONE DI ATTO PUBBLICO, DONNA NEI GUAI

a cura della redazione
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Era nei guai per truffe e raggiri, perpetrati nei mesi scorsi soprattutto in danno di ignari anziani, ma ha tentato anche il colpo grosso, facendo carte false in Tribunale, dove ha cercato addirittura di convincere i giudici - documentazione alla mano (debitamente falsificata) - di avere due figli allo scopo di ottenere i benefici di legge. Protagonista di questo episodio una pescarese, S.L., 38 anni, residente a Vasto, che al Tribunale di Sorveglianza di Pescara ha inviato due certificati, uno dei quali abilmente falsificato, regalando un fratellino, del tutto virtuale evidentemente, all'unico figlio nato tre anni fa. All'istanza di ottenere benefici giudiziari la donna ha quindi allegato un falso atto dello stato civile da cui risultava aver partorito, sei mesi fa, un bambino in realtà inesistente, frutto semplicemente di un'alterazione del certificato del vero figlio. L'espediente, però, non è riuscito fino in fondo, poiché il Tribunale di Sorveglianza non si accontenta di ricevere burocraticamente la certificazione, ma chiede pure dettagliate informazioni al Commissariato di Polizia territorialmente competente, in questo caso quello di Vasto. E dopo le informazioni raccolte, ecco la scoperta: il neonato non esiteva e, ad un attento esame, il documento risultava contraffatto. Per questo motivo, la donna non solo non ha ottenuto i benefici sperati, ma ha rimediato anche un'ulteriore denuncia, da parte degli agenti di Polizia vastesi alla locale Procura della Repubblica, con l'accusa di falsificazione materiale di un atto pubblico.
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