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Indagini in campo fiscale: di nuovo agli arresti domiciliari il notaio Litterio

Guardia di Finanza in azione

a cura della redazione
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Nuovo provvedimento di arresto, con misura ai domiciliari, per il notaio vastese Camillo Litterio. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Vasto, guidata dal capitano Luigi Mennitti. Ad eseguire il provvedimento, questa mattina, i finanzieri del posto, unitamente agli uomini della sezione di Polizia Giudiziaria della locale Procura della Repubblica. I reati contestati sono: falsità in certificazioni e tentata truffa ai danni dello Stato. Il notaio, 73 anni, era già stato arrestato nell'ottobre dello scorso anno, con l'accusa di peculato (in base ai rilievi il professionista avrebbe trattenuto somme di denaro consegnategli da alcuni clienti per il pagamento delle imposte da versare all'Erario). Successivamente Litterio, si sottolinea in una nota della Compagnia vastese della Guardia di Finanza, "chiamato dall'Agenzia delle Entrate per rispondere dei debiti accumulati verso l'Erario avrebbe esibito, stando alle segnalazioni degli stessi uffici fiscali, documenti attestanti l'avvenuto pagamento delle imposte e l'assenza di debiti. Da successivi controlli è emersa la falsità dei documenti esibiti, ottenuti per fotocomposizione, ed il totale mancato assolvimento del debito di imposta indicato negli stessi". L'"ingiusto profitto", evidenziano le Fiamme Gialle di Vasto, ammonta ad una somma complessiva che è di poco superiore ai 700.000 euro.
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