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Piazza Rossetti da riaprire alle auto, i commercianti del centro storico rilanciano

In 85 sottoscrivono l'appello agli amministratori comunali

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Riaprire al traffico ed alla sosta delle auto l’”anello” di piazza Rossetti-lato Torre Bassano e destinare altrove le risorse individuate per il rifacimento della zona, progettato dall’assessorato ai Lavori pubblici. Tornano a ribadire la loro posizione la gran parte dei commercianti del centro storico cittadino. Sono complessivamente 85 i titolari di attività nel borgo vecchio di Vasto che hanno apposto la loro firma in calce al documento riproposto all'attenzione dell’amministrazione comunale vastese. Qualche settimana fa una prima richiesta, con la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Marra che aveva parlato di proposte da non poter accogliere sulla base della scelta di isola pedonale dell’area e dei lavori prossimi programmati. Adesso il nuovo rilancio. Nel documento sottolineata la durezza del periodo per effetto della crisi, il calo costante delle vendite, le saracinesche abbassate di molti locali ed i posti di lavoro, stimati in 150, che sarebbero a rischio. ”L’emergenza della nostra richiesta – scrivono - è giustificata soprattutto dal delicatissimo momento di congiuntura economica che stiamo vivendo: la ripresa stenta ad arrivare e non è prevista in tempi brevi. La perdita di ulteriori posti di lavoro non è accettabile in una città che ha pochissime altre risorse". Per quel che concerne il capitolo rifacimento piazza evidenziano: “Se è vero che le risorse finanziarie sono disponibili, non sarebbe meglio dirottarle verso altre priorità del centro storico, quali ad esempio la riqualificazione del mercato di Santa Chiara, che versa in condizioni fatiscenti?" Posta in rilievo anche la lunghezza dei tempi per la realizzazione di questi lavori. “Dubitiamo seriamente che i tempi rientrino in quelli programmati – sottolineano ancora i commercianti rivolgendosi a sindaco ed assessori - in quanto avrete sicuramente previsto il rifacimento della sottostante rete fognante, della obsoleta rete idrica, nonché di quella metanifera, senza considerare l'alta probabilità che, nello smantellamento dell'asfalto esistente, ci si trovi di fronte a delle opere antiche soggette a vincolo da parte delle Belle Arti e, quindi, i tempi previsti si dilaterebbero oltre misura, come nel caso di via Adriatica, la cui pavimentazione, inizialmente prevista in sei mesi, è invece arrivata dopo due anni”. Da qui la richiesta di ritornare all'antico, anche risistemando una fermata del trasporto pubblico urbano in zona, e destinare ad altre priorità, quale la riqualificazione del fatiscente mercato coperto di piazza Santa Chiara i fondi individuati per il rifacimento e la ripavimentazione del ‘salotto buono’ della città.
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