Il Gip del Tribunale di Vasto, su richiesta del pubblico ministero che si occupa dell'indagine, ha emesso un’ordinanza di cattura per Makram Arfaoui, giovane di nazionalità tunisina, 27enne. E' ritenuto responsabile dell'incendio appiccato all'interno dell'abitazione di via Lussemburgo, nella zona della chiesa di San Giovanni Bosco, dove risiede la moglie, pure lei tunisina. Solo per l'allarme lanciato da un altro inquilino del palazzo e per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco non furono registrate altre conseguenze oltre ai danni, ingenti, nello stabile. L'inchiesta della Polizia, con il coordinamento del vice questore e dirigente del Commissariato Cesare Ciammaichella, si era subito concentrata sul giovane tunisino che, poco dopo l'episodio, ancora nella zona dell'appartamento in fiamme, era stato fermato dalla Polizia ma era riuscito a sottrarsi alla cattura colpendo un agente e dandosi alla fuga. Sul suo capo anche le accuse di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e maltrattamenti in famiglia oltre alla contestazione dell'incendio doloso. "L’indole violenta - sottolinea Ciammaichella - è emersa grazie ad una serie di testimonianze e di altri elementi che hanno messo chiaramente in evidenza la pericolosità potenziale del soggetto e la sua capacità a commettere reati contro la persona. Chiunque avesse notizie di Makram Arfaoui è pregato di rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine".