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Biomasse a Punta Penna e vicinanza alla riserva: 'Ultimo tentativo di scempio'

L'importanza di preservare l'area protetta in una serie di riflessioni

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A noi, almeno in questa fase, non interessa sapere se e chi ha sbagliato in merito alla Centrale a Biomasse da costruire a Punta Penna. Di sicuro errori ci sono stati visto che ci troviamo a questo punto. Ci interesserà di sicuro, ma nelle sedi e nel momento opportuno. Non vogliamo sapere chi c’è dietro la Istonia Energy e di come, o tramite chi, sia arrivata qui dalla Svizzera, non vogliamo sapere se questo permesso è stato dato per far si che fungesse da “apripista” per progetti simili tipo quello da 17 MW di Puccioni, ben più impattante del primo, non vogliamo sapere perché c’è questo accanimento, questa compattezza politica quasi all’unanimità (caso unico e raro) affinché la centrale si faccia visto che nessuno riesce a dimostrare quali sono i vantaggi per la comunità (quelli per pochi li conosciamo benissimo). Non ci interessa perchè la nostra priorità è quella di agire subito e fermare questo che è solo l’inizio di un disastro di ben più ampie proporzioni. Altre centrali arriveranno, sappiamo bene che alla scelleratezza e alla spregiudicatezza non c’è limite. Non possiamo essere testimoni passivi di un simile scempio, ne saremmo responsabili al pari degli esecutori. La storia ci insegna che ciclicamente ci sono stati veri e propri “attentati” contro quel patrimonio inestimabile che è l’attuale Riserva di Punta Aderci, che, purtroppo, continua ad esercitare una grande attrazione su “imprenditori” di ogni genere. Di certo non potremmo godere delle bellezze di quei posti se non fosse stato per la paziente, costante, competente, appassionata caparbietà di alcuni che si sono preoccupati del benessere di tutti e non certo per fini personali. Finora ci siamo riusciti... ce la dobbiamo fare anche questa volta. E’ in ballo la qualità della nostra aria, del nostro mare, delle nostre spiagge e, di conseguenza, della nostra salute e del futuro di tutti. Abbiamo una grandissima responsabilità! Noi vogliamo consegnare ai nostri figli quel posto così com’è, migliorato se possibile. Ricordiamoci che lo “Sviluppo sostenibile” è quello che tiene conto dei bisogni presenti senza compromettere la capacità delle future generazioni di favorire i propri. E a noi, oltre che essere prodotta in modo dannoso, quell’energia non serve, è stato ampiamente dimostrato. La Riserva Naturale di Punta Aderci è un pezzo molto importante, uno degli ultimi rimasti, del nostro essere “Comunità”, come è stato giustamente affermato durante l’ultimo convegno sull’argomento. Noi ci riconosciamo in quei luoghi, ci aggregano, ci identificano e ci qualificano, ne siamo orgogliosi. Vogliamo continuare ad esserlo! E’ possibile che almeno una volta non si riesca a non farne una questione di “destra” o di “sinistra”? Leggere gli articoli sull’argomento che “animano” la nostra stampa locale in questi giorni è veramente penoso e deludente. La posta in gioco è talmente alta che bisognerebbe assolutamente alzare il tiro ed elevarsi rispetto a questo modo misero di decidere sulle scelte epocali, e questa lo è senza ombra di dubbio. Quella di non fare centrali di nessun genere e di evitare qualsiasi tipo di “manomissione” nella zona di Punta Penna deve essere una scelta dettata dall’etica e dal senso di responsabilità che ognuno di noi dovrebbe avere perché, e ne dobbiamo essere più che convinti, è l’unica scelta giusta da fare. Anzi bisogna andare oltre: cambiare la destinazione d’uso del suolo di quella zona da industriale a commerciale e delocalizzare almeno le due industrie più inquinanti. Solo in questo modo potremmo mettere la parola fine alla stridente contraddizione di una zona industriale a stretto ridosso di una Riserva Naturale ora, Parco Nazionale della Costa Teatina a breve. Che ci piaccia o no.
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