Ha dedicato la vita alla terra. Con la terra viveva in simbiosi. Ieri sera è morto dopo 5 ore di agonia nell'ospedale di Chieti per le ferite riportate in un incidente avvenuto in contrada Vidorni, al confine con Paglieta. Domenico Sprecacenere, 86 anni, di Casalbordino, è l'ultima vittima degli incidenti agricoli. La tragedia è avvenuta ieri mattina intorno alle 13,30. Il cingolato sul quale si trovava l'anziano agricoltore si è ribaltato all'improvviso. Sprecacenere è stato sbalzato a diversi metri di distanza. Ha battuto la testa e il torace. Subito soccorso, è stato trasferito con l'elicottero del 118 nell'ospedale di Chieti e ricoverato in terapia intensiva. E' stato tutto inutile. Alle 18,30 il cuore dell'anziano si è fermato per sempre a causa di una emorragia interna. La notizia arrivata poco dopo in paese ha provocato profondo cordoglio. Sulla disgrazia i Carabinieri di Casalbordino hanno aperto un fascicolo. Da un sopralluogo sembra che l'agricoltore sia stato tradito dalla pendenza del terreno. Una zolla più molle delle altre ha fatto inclinare il cingolato. Il mezzo agricolo è rotolato su se stesso ribaltandosi più volte prima di fermarsi. "Zio Domenico", come era chiamato affettuosamente in paese il pensionato, è stato proiettato a diversi metri di distanza. Nel ricadere l'ottantaseienne si è procurato lesioni gravissime. E' stato un vicino a dare l'allarme e a chiedere aiuto al 118. Sul posto dopo pochi minuti sono arrivati i Carabinieri e un'ambulanza. I soccorritori si sono resi subito conto che le condizioni dell'anziano erano gravi e hanno richiesto l'arrivo da Pescara dell'eliambulanza. Lo sforzo dei medici non è bastato a salvare la vita dell'uomo. «La terra era la sua vita. Non riusciva a starle lontano. Nonostante l'età amava coltivarla personalmente», dice Fabrizio Marchetti, presidente del Consorzio di Bonifica Vasto Sud e parente della vittima. Tanti i messaggi di cordoglio pervenuti alla famiglia. La salma è stata ricomposta nell'obitorio dell'ospedale teatino in attesa delle disposizioni della magistratura. Dopo la perizia necroscopica il feretro sarà riportato in paese per le esequie.