E' rimasto per quindici giorni in carcere. Per gli investigatori era lui l'uomo che, a fine marzo, in compagnia di un amico, si era presentato a casa di una sudamericana di 37 anni che abita con una connazionale a San Salvo Marina e, minacciando le due donne con un coltello, si era impossessato di due portatili e di alcuni cellulari. Le vittime, però, non lo riconoscono. Era accaduto un mese fa e si è ripetuto lunedì. Messo a confronto con l'amica della padrona di casa nell'incidente probaborio, Michele Ventrella, 35 anni, operaio di Vasto non è stato riconosciuto. «Il mio cliente era a pochi metri dalle due donne. Se fosse stato lui il rapinatore le vittime non avrebbero avuto dubbi», rimarca il difensore di Ventrella, l'avvocato Raffaele Giacomucci. Il legale subito dopo l'esito del primo confronto il 15 aprile aveva chiesto e ottenuto la scarcerazione del cliente. «L'operaio è libero, ma non dimentica la disavventura giudiziaria subita», dice il legale. «Ventrella ha sempre negato di essere il rapinatore: i fatti gli danno ragione».