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Raccolti perduti e produzione di olio a rischio: acqua e fango 'imprigionano' l'entroterra

Maltempo della scorsa settimana: Lentella tra i centri del Vastese più colpiti

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A Lentella è arrivato il tempo di valutare i danni causati dalle forti piogge della notte tra il 13 e 14 ottobre e la preoccupazione traspare dai volti degli amministratori locali. «Se non arriva qualche aiuto economico, siamo in mezzo a una strada» è il laconico commento di un residente. Non è possibile dare risposte certe riguardo tempi e modalità di recupero della rete viaria. Solo addentrandosi nelle campagne è possibile capire come e quanto l'acqua abbia colpito il territorio. Le strade sono sottili lingue di asfalto impraticabili che si diramano tra i terreni segnati. I torrenti formatisi in alto, in contrada Pianezza, si sono incanalati violentemente fino a raggiungere la valle del Trigno. In mezzo sono tanti i campi scavati da profondi solchi e costellati di detriti: massi, pietre di grandi dimensioni e rami, ma anche elettrodomestici abbandonati che la natura ha riportato a galla. Tra una proprietà e l'altra l'acqua ha portato via l'asfalto dalle strade interpoderali. Decine di chilometri sono da ricostruire da zero. È il caso del tratto che costeggia il depuratore, un pezzo a forte pendenza trasformatosi giovedì notte in un fiume di cui oggi resta il letto frastagliato e impercorribile. Una profonda buca causata da un altro flusso di acqua piovana impedisce il passaggio dal lato opposto; è praticamente impossibile arrivarvi in auto. Si cerca di ripristinare un minimo la rete stradale, il tempo della raccolta delle olive è vicino e diversi terreni sono irraggiungibili. La situazione più critica è a valle, nei campi coltivati che costeggiano la Trignina. Interi raccolti sono ancora sommersi dal fango, le serre non hanno avuto una sorte migliore. Per di più è impensabile accedervi, la strada è coperta, indistinguibile. È qui che i canali di scolo non hanno funzionato causando la tracimazione della melma sull'importante arteria viaria, poi bloccata per una mattinata. Con gli orti invernali irrimediabilmente perduti la preoccupazione maggiore, ora, è per gli oliveti soffocati dal fango: c'è il timore che possano marcire senza un intervento immediato compromettendo la produzione di olio. Sarebbe una perdita immane per una piccola comunità fortemente ancorata all'agricoltura.
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