Mancata "piena soddisfazione" per la perimetrazione ma "momento politico importante per l'iter": ribadisce la propria posizione sulla questione del Parco Nazionale della Costa Teatina a Vasto, dopo le sottolineature in Consiglio comunale, Paola Cianci, consigliere comunale del gruppo Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra.
"Nonostante sia passata un'idea di Parco che non ci soddisfa pienamente - evidenzia -, non possiamo negare che l'approvazione della proposta di perimetrazione a Vasto è stato un momento politico importante per l'iter che vede coinvolti gli otto comuni della Costa. Il vero sconfitto di questa vicenda è l’assessore Febbo che viene smentito dalla stessa delibera regionale e oggi, dalla perimetrazione di Vasto. Come gruppo di Rifondazione abbiamo provato ad emendare la perimetrazione, cercando di inserire altri luoghi di pregio ambientali e architettonici, come la collina di Montevecchio e tutto il centro storico di Vasto, ma senza successo. Confidiamo che il Ministero dell’Ambiente tenga in considerazione le osservazioni che abbiamo fatto rilevare durante il dibattito. Il nostro voto favorevole è stato però un atto necessario - prosegue -. Non potevamo permettere una spaccatura nell'approvazione della proposta di perimetrazione, consapevoli che oggi abbiamo comunque inserito 1.700 ettari di territorio dentro l'area parco, con annesse le aree di risulta dell’ex tracciato ferroviario, le riserve, i sic, le zone ad alto rischio idrogeologico e altri territori di pregio che, senza la nostra presenza, sarebbero rimasti fuori. Siamo riusciti a inserire un piccolo frammento di centro storico che apre la strada a osservazioni da fare al Ministero affinché renda logico, in senso urbanistico di pregio, l'inserimento di tutta la zona A1 del centro storico".
Non mancheranno, conclude Paola Cianci, altre "azioni politiche necessarie, sia in Regione che al Ministero, affinché non si areni un progetto che rappresenta l’unica idea di sviluppo realmente innovativa di questo territorio".