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Istituzione dei Servizi sociali, 'corsa' alle nomine per il nuovo CdA

Scende da 7 a 3 componenti il numero. Spadaccini torna a parlare della nuova organizzazione

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Nomine in vista per il consiglio d’amministrazione della Istituzione dei Servizi Sociali. Per procedere al rinnovo delle cariche il sindaco Luciano Lapenna (Pd) ha chiesto ai partiti presenti all’interno dell’assemblea civica di fornire i loro nominativi. Una richiesta che ha scatenato la solita corsa alla poltrona, anche se in questo caso in ballo c’è solo un gettone di presenza dell’importo di 35 euro lordi e una carica a tempo limitato. L’amministrazione comunale sta infatti studiando una alternativa all’attuale organizzazione che presenta alcune criticità evidenziate in una relazione dall’assessore ai Servizi Sociali, Antonio Spadaccini (Idv). Passa da 7 a 3 componenti il Cda della Istituzione, di cui 2 espressione della maggioranza di centrosinistra e uno della opposizione. “Ho chiesto ai partiti di fornirmi i nominativi”, dice il sindaco, “finora solo Api, Alleanza per Vasto e Udc hanno risposto indicando il loro rappresentante”. La scelta di Nicola Del Prete (Api), Davide D’Alessandro (Apv) e Massimiliano Montemurro (Udc)è ricaduta su Stefano Moretti che alle elezioni comunali di maggio è stato candidato nella lista di Fli. Non hanno ancora dato indicazioni Pdl, Rialzati Abruzzo, Vasto giovani e Progetto per Vasto, mentre in alcuni partiti del centrosinistra la discussione all’interno non è ancora iniziata. E’ il caso dell’Italia dei Valori. “Devo ancora riunire il direttivo”, spiega il coordinatore cittadino, Alfredo Bontempo, “pensavo di convocare una riunione per martedì prossimo, ma ci sarà il Consiglio comunale e quindi dovrò pensare ad un’altra data”. Il rinnovo del CdA non è l’unica scadenza sul piatto della bilancia, visto che a calamitare l’attenzione è soprattutto uno degli obiettivi che si è posto l’amministrazione comunale intenzionata ad arrivare al “superamento” della Istituzione. “Su questo argomento c’è stata molta confusione, oltre ad una buona dose di strumentalizzazione politica che ha generato allarmismo tra gli utenti”, attacca Spadaccini, “superamento della Istituzione non significa chiusura o sospensione delle attività, ma individuare una nuova organizzazione che possa gestire il delicato settore del sociale in maniera più snella. Ho iniziato già da tempo a studiare il problema con la dovuta attenzione ed ad immaginare possibili scenari amministrativi idonei a sostituire l’attuale organizzazione. Sono convinto però che questa delicata operazione deve essere fatta senza perdere le opportunità di miglioramento e, naturalmente, senza correre rischi operativi o arrivare ad una riduzione dei servizi in termini qualitativi e quantitativi”. “La migliore risposta all’ingiustificato allarmismo di questi giorni è che, non solo le attività socio-assistenziali della Istituzione continuano come al solito”, aggiunge l’assessore, “ma si sta procedendo anche ad attivare nuovi progetti grazie all’impegno e alla professionalità degli operatori”.
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