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Golden Lady, 'Al vertice di Roma con un documento unitario'

Il presidente della Provincia di Chieti, Di Giuseppantonio, interviene sulla vertenza

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Andare a Roma con un documento unitario da presentare al Ministero dell'Economia. E' questa la ricetta del presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, per cercare di superare la crisi che sta investendo la Golden Lady di Gissi, uno degli stabilimenti più importanti della Val Sinello che rischia la chiusura. Il documento verrà elaborato nei prossimi giorni sotto il coordinamento della Provincia di Chieti con il contributo della Regione Abruzzo, della Provincia, dei Comuni di Gissi, Furci, Scerni e Monteodorisio, delle Organizzazioni Sindacali e di Confindustria Chieti. E’ quanto emerso oggi al termine dell’incontro, convocato dal Presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e svoltosi questa mattina a Chieti, presente per la Giunta regionale l’assessore Luigi De Fanis, del Comitato per la salvaguardia dell’occupazione in Val Sinello, l’organismo snello governato dalla Provincia e costituito il 7 luglio scorso per affrontare le situazioni di crisi di quel comprensorio, a cominciare da quella della Golden Lady che verrà affrontata in sede ministeriale il 13 settembre. "Dobbiamo fare fronte comune, qui non ci sono primogeniture, c’è un’azienda che vuole chiudere e noi abbiamo un solo obiettivo: che in quella Vallata non si perda il lavoro, e che anzi arrivino altre aziende i cui progetti siano compatibili con il territorio, il resto non ci interessa – ha affermato il Presidente Di Giuseppantonio - a Roma, dunque, andremo in primis per chiedere al Ministero che venga riconosciuta l’area di crisi ma anche per ribadire alla Golden Lady che non deve chiudere lo stabilimento di Gissi. Altrimenti dovranno concederci strumenti capaci di ammortizzare realmente la pesante ricaduta in termini occupazionali che può derivare dalla chiusura della Golden Lady. Tutto ciò, naturalmente – sottolinea Di Giuseppantonio – prescinde dalle iniziative imprenditoriali che pure sono in atto e che potrebbero interessare in tutto o in parte lo stabilimento Golden Lady, ma di cui oggi non possiamo discutere perché non si sono concretizzate. Io stesso ho ricevuto gli imprenditori i quali chiedono un interlocutore credibile ed è giusto che sia così. A noi in questa fase tocca il compito di fare squadra e portare via dal tavolo ministeriale il più possibile a favore della Val Sinello".
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