In sede di approvazione in Commissione Bilancio dell'emendamento presentato dal ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma sulla soppresssione dei Tribunali cosiddetti 'minori', la Ragioneria Generale dello Stato ha preteso l'inserimento di "un'apposita clausola di invarianza", per mettere nero su bianco che dalla norma non devono derivare maggiori oneri. Segnala tutto questo, occupandosi nuovamente di una questione particolarmente sentita, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Vasto Nicola Artese. Nel testo del Ragioniere Canzio infatti si legge che "l'ampia portata del processo di riorganizzazione andrebbe valutato alla luce di appositi elementi, volti a delineare l'impatto organizzativo sugli uffici e sul personale del Ministero, nonché l'assenza di maggiori oneri". Secondo Artese, come era logico prevedere, il processo di revisione delle circoscrizioni giudiarie ha un alto costo e non rappresenta un risparmio di spesa. "La situazione che ci riguarda direttamente - conclude il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Vasto - è emblematica: il Tribunale di Chieti non ha le strutture per assorbire altri due Trbunali (Lanciano e Vasto, ndr.). L'accorpamento avrebbe l'effetto di bloccare la macchina della Giustizia per almeno due anni".