Il caso delle ultime assunzioni alla Asl Lanciano-Vasto sta facendo molto discutere l'opinione pubblica ed è arrivato anche, com'era prevedibile, in Consiglio regionale. Con un'interpellanza al Presidente Del Turco e all'assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca, il consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Tagliente ha riportato quanto è accaduto a seguito della deliberazione assunta dal direttore generale della Asl, Michele Caporossi, lo scorso 17 luglio 2006, chiedendo se reputino corretto dal punto di vista dell'opportunità e della moralità quanto è avvenuto. Tagliente ripercorre la vicenda sun dall'inizio, dal momento della proposta di reclutare nuovo personale, mediante richiesta da parte della Asl di servizio di lavoro temporaneo ed alcune ditte specializzate nel settore, all'affidamento a trattativa privata alla ditta ''Obiettivo Lavoro'', evidenziando come in una prima fase erano state richieste soltanto sette persone per la copertura di altrattanti posti di coadiutore amministrativo, quindi nove e infine undici, in un crescendo che non ha trovato sufficiente motivazione negli atti adottati. Quanto alla scelta delle persone, l'interrogante chiede di sapere se non si ritenga quanto meno singolare che la maggior parte di esse abbiano residenza a Lanciano e non ve ne sia neanche una del comprensorio del Vastese ed inoltre che alcune siano visibilmente legate da rapporti di parentela e affinità con dirigenti e funzionari degli uffici lancianesi della Asl. Altra circostanza rilevata riguarda l'opportunità di impiegare nuovo personale amministrativo, quando in realtà l'esigenza della Asl è quella di avere personale sanitario e paramedico. ''Mentre scoppiano per mancanza di personale sanitario alcuni reparti, la direzione generale preferisce, per motivi a questo punto intuibili - attacca Tagliente - di dotarsi di personale amministrativo, del quale c'è abbondanza ed esubero, specialmente dopo i recenti provvedimenti di verticalizzazione''.