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TAGLI ALL'OSPEDALE, GISSI MINACCIA DI LASCIARE L'ABRUZZO

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«Visto che come sud dell'Abruzzo non contiamo nulla, propongo ai miei colleghi sindaci del Vastese di avviare un iter per chiedere ufficialmente di far diventare il nostro territorio il nord del Molise, costituendo la terza provincia di quella regione». E' la provocazione lanciata, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco di Gissi, Nicola Marisi, tornato all'attacco sulla vicenda dell'ospedale di Gissi e sulla inevitabile morte verso la quale gli amministratori regionali lo starebbero avviando. Come si ricorderà, il consigliere regionale Antonio Boschetti (Margherita), membro della Commissione Sanità, ha detto che l'ospedale verrà salvato grazie a un nuovo percorso individuato dalla Regione, percorso che contempla l'attivazione nel nosocomio dei servizi di day surgery, geriatria, lungodegenza con funzioni riabilitative e oculistica, e che non risponde al vero la notizia relativa alla chiusura del reparto di chirurgia, trattandosi di una chiusura momentanea, fino al 17 settembre, imposta dall'assenza dal nosocomio del sindaco di Gissi, di professione medico radiologo, messosi in aspettativa. «Le bugie hanno le gambe corte! - ha precisato ieri Marisi assieme a diversi esponenti dell'Amministrazione di Gissi - Boschetti ha dichiarato che il reparto di chirurgia è stato costretto a chiudere i battenti a causa della mia assenza, quando io mi sono messo in aspettativa, per non gravare sul bilancio della Asl con permessi retribuiti, a luglio del 2005 e sono stato immediatamente sostituito. Ma non è ancora tutto. La delibera di Giunta regionale n° 746/P del 3 luglio scorso, infatti, dispone la chiusura definitiva delle unità di chirurgia e oculistica. Altro che riapertura e potenziamento!». «La verità - ha concluso Marisi - è che l'ospedale di Gissi è diventato solo un centro di smistamento di pazienti, con gravi danni per i cittadini e spese folli per la sanità. Basti pensare che ci sono casi di pazienti trasferiti in ambulanza a Vasto o altrove per un capogiro, essendo ormai possibile effettuare a Gissi solo ricoveri programmati».
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