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L'inciviltà che offende la contrada: il grido d'allarme da Piano di Marco

Raccolta differenziata che salta nei territori vicini e cassonetti sempre pieni

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Piano di Marco è una contrada, una frazione di Vasto che non tutti conoscono, la conoscono poco gli stessi vastesi. E’ decisamente a sud, a 10 km circa dal centro di Vasto, a 1 chilometro e mezzo dal centro di San Salvo e a circa 6,5 km dal centro di Cupello, lungo la strada provinciale 182 che unisce queste due ultime cittadine. E’ praticamente un’enclave del comune di Vasto, che si insinua in un’area al confine con altri comuni. Ci vivono circa 15–20 famiglie per una sessantina di persone. Poca roba, ma pur sempre cittadini con gli stessi diritti di altri compaesani più fortunati sol perché residenti a ridosso di Piazza Barbacani. Eppure pagano le tasse anche loro, come tutti gli altri. Ma sono lontani dalle stanze dove vengono assunte le decisioni e la loro voce, quando udita, giunge flebile, quasi impercettibile. Ma il normale senso civico oltre che democratico ci dice di ascoltare tutti e quindi anche loro, pur se rappresentano una sparuta minoranza. Da qualche mese, da quando anche San Salvo, al pari di Cupello, ha deciso di adottare il sistema della raccolta differenziata (mentre il Comune di Vasto non l’ha ancora estesa alle sue frazioni) l’inciviltà di alcuni residenti nei due comuni limitrofi, insensibili al sistema della raccolta differenziata, sta ponendo continui problemi a questa piccola comunità che si sente un po’ trattata come la pattumiera del circondario. Accade infatti che nei cassonetti della raccolta indifferenziata posti lungo la provinciale che attraversa la frazione di Piano di Marco venga gettata spazzatura (anche quella di dimensioni voluminose) che avrebbe dovuto essere differenziata. Lo spettacolo dei cassonetti che traboccano rifiuti maleodoranti non giova in modo particolare all’attività della Famiglia Fiore, che, proprio dirimpetto gestisce il ristorante San Marco, in questi mesi frequentato anche da molti turisti. A nulla è valsa sinora la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto presentata lo scorso aprile da Nicola Fiore per conto della contrada.e le assidue visite preelettorali di numerosi candidati a sindaco. Il problema è tuttora irrisolto e la rabbia dei residenti non fa che lievitare. Le Amministrazioni possono fare molto in casi come questo, ad esempio: spostare i cassonetti dall’attuale collocazione sulla strada provinciale 182 all’interno della frazione così da dissuadere quelli che transitano in auto lungo l’arteria ad abbandonare i loro sacchetti di plastica. Oppure, soluzione definitiva, con un accordo tra i due comuni di Vasto e San Salvo, quest’ultimo data la grande vicinanza alla contrada, potrebbe estendere anche a Piano di Marco il servizio di raccolta differenziata. Una volta eliminati anche qui i cassonetti lungo la strada le tentazioni di sbarazzarsi comunque dei rifiuti dovrebbero venir decisamente meno. Chissà che non sia la volta buona, anche grazie a questa segnalazione, per risolvere un problema abbastanza semplice!
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