L'assenza di Massimo Desiati alla conferenza di questa mattina, nella quale la maggior parte dell'opposizione di centrodestra annuncia il proprio ricorso al Tar per le irregolarità formali rilevate nella prima seduta del Consiglio comunale di sabato, evidenzia alcuni 'distinguo' e riaccende forse mai sopite contrapposizioni tra alcune 'anime' della coalizione. Le divisioni del primo turno, forse solo apparentemente superate dal 'volemose bene' del ballottaggio, sono riemerse già negli ultimi giorni. Prima con alcune dichiarazioni del candidato sindaco sconfitto, poi con alcuni 'distinguo' nell'assise civica di ieri l'altro ed oggi con dichiarazioni, a distanza, che confermano una certa 'tensione'. Mario Della Porta, commentando l'assenza del leader di Progetto per Vasto, è sintetico, ma caustico: "Traete voi le conclusioni di questa assenza - dice riferendosi a Desiati agli operatori degli organi di informazione -. Già sabato in Consiglio comunale, dopo essere usciti assieme, è rientrato in aula per prendere la parola sottolineando che alcune questioni (quelle formali messe in evidenza durante l'assise civica da buona parte degli esponenti della minoranza, ndr.) non lo appassionano. Sappiamo cosa lo appassiona...". Su queste dichiarazioni si registra la replica di Valerio Ruggieri, coordinatore cittadino di 'Progetto per Vasto'. "Prendiamo atto e ci rallegriamo delle straordinarie doti di conoscitore dell’animo umano che il dott. Della Porta,a quanto pare, ritiene di avere, ma ci permettiamo, sommessamente, di evidenziargli quali sono, politicamente parlando, le cose che appassionano Massimo Desiati e tutti coloro che, insieme a noi, credono nel lavoro e nell’impegno quotidiano per la nostra città. Che la politica è impegno costante per trovare soluzioni ad interessi comuni e non di qualche amico che si incontra saltuariamente a cena. Che per questi interessi comuni, Massimo Desiati ha speso gran parte della sua attività ogni volta in cui i cittadini (e non qualche sparuto amico) lo hanno chiamato, eleggendolo con consensi sempre più ampi,a rappresentare l’intera collettività Vastese. Che la politica richiede sacrificio ed abnegazione e non ci si inventa rappresentanti e difensori di una intera comunità quando ormai gli impegni professionali sono giunti alla loro naturale estinzione. Che, e il programma amministrativo presentato da Massimo Desiati alla città ne è la prova, bisogna saper conoscere i problemi, le difficoltà, le speranze e le prospettive di Vasto per elaborare qualcosa di serio che dia a questa città e a tutti i vastesi una nuova stagione di speranza per il domani, che non assomigli tanto al copia ed incolla di 4 paginette. Che, fortunatamente, gli elettori sanno sempre distinguere, con incredibile precisione e puntualità, dove albergano o meno tutte queste 'piccole' cose che in politica diventan grandi come una montagna. Quanto al merito dell’oggi, ebbene sì, ammettiamo la nostra 'colpevolezza', l’argomento non ci appassiona proprio! Preferiamo appassionarci alla città, al suo cuore, ai suoi cervelli, ai suoi problemi e a come trovare le soluzioni di cui ha tremendamente bisogno!"