Le 'forbici' del Ministero dell'Università e della Ricerca si abbatteranno di nuovo sull'Abruzzo dove, per il prossimo anno, sono previsti tagli al personale Ata degli istuti di ogni ordine e grado presenti sul territorio regionale.
Ad affermarlo sono i rappresentanti sindacali della Cisl Scuola Abruzzo preoccupati che si determini "un ulteriore abbassamento della qualità del servizio scolastico", oltre "a un declassamento dell'offerta formativa e ad una pesante riduzione del diritto allo studio".
Stando, infatti, al decreto diramato dal Miur saranno 772 i lavoratori di cui gli istituti scolastici regionali dovranno fare a meno. "Sarà difficile garantire la presenza di almeno un collaboratore scolastico per istituto - afferma Andrea Leonzio - soprattutto in caso di sedi scolastiche a due piani o dove vi sia personale inidoneo al servizio.
Gravi difficoltà si avranno nelle segreterie amministrative perché la mole di lavoro è aumentata in misura esponenziale con l'autonomia funzionale".
Una questione sulla quale il rappresentante sindacale chiede l'intervento di Regione, Province e Comuni affinché il ridimensionamento scolastico possa essere alleviato. L'obiettivo è non compromettere definitivamente la qualità del servizio scolastico e dare una speranza ai lavoratori precari della scuola che rischiano il posto di lavoro.