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'Difendere l'acqua come bene comune': l'invito pro referendum dei vescovi Forte e Santoro

'Andare a votare è un dovere'

a cura della redazione
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"Sono perfettamente d'accordo con il presidente Napolitano: si deve andare a votare per i referendum perché la posta in gioco è il bene comune. L'acqua, per esempio, è di tutti e deve essere per tutti". A scendere in campo a favore dei sì ai quesiti referendari di domenica e lunedì prossimi è l'arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte. "I cittadini hanno il dovere di partecipare e di impegnarsi - dice il presule, teologo e componente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione -. I quesiti referendari sono di non poco conto, dal nucleare al legittimo impedimento. Ma è soprattutto all'acqua che va il mio pensiero: è un bene di tutti e credo che lo Stato debba difendere lo stato sociale". L'arcivescovo di Chieti nega un valore "politico" al raggiungimento del quorum perché per questi temi "comunque ogni politicizzazione è infelice", ma ritiene che "lo Stato non deve abdicare dal proprio dovere e debba garantire a tutti i cittadini ogni forma di bene pubblico". Andare a votare è l'esplicito invito di Bruno Forte, che sottolinea come fin qui "l'autorità morale del Capo dello Stato e le parole da lui usate, siano da condividere perfettamente". Invita alla partecipazione al voto, in particolare per i due quesiti riguardanti il tema dell'acqua, anche il vescovo vastese della diocesi dei Marsi di Avezzano, monsignor Piero Santoro, per anni alla guida della parrocchia di San Nicola a San Salvo. Santoro ha sottoscritto in passato il documento "Acqua: dono di Dio e bene comune".
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