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Famiglia di profughi del Sudan, la ripartenza da Vasto verso La Spezia

Accoglienza dopo il malore di una giovane mamma in A14 e assistenza delle Giacche Verdi

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Ripartono in treno, oggi dalla stazione di Vasto-San Salvo, in direzione La Spezia, scalo intermedio a Parma e poi verso la città ligure. I sei componenti di una famiglia di profughi del Sudan giunti in Italia dalla Libia sono a Vasto da venerdì. Nel pomeriggio di quel giorno, in transito in pullman sulla corsia vastese dell'autostrada A14, in trasferimento dai centri di accoglienza di Manduria a La Spezia, la giovane mamma del nucleo familiare in questione, al terzo mese di gravidanza, ha avvertito un malore ed è stata trasferita per le cure del caso all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'. Con lei si sono fermati in zona anche il marito e quattro flgli, di 11, 10, 6 e 3 anni di età. Niente di preoccupante per la donna e la famiglia, in questi giorni, è stata ospitata all'Hotel Lido di Vasto Marina con una rete di accoglienza ed assistenza coordinata dalla Prefettura di Chieti e dal Comune di Vasto con il coinvolgimento della Polizia e del gruppo di volontari delle Giacche Verdi di Vasto. Momenti di tranquillità e serenità, prima di questa nuova tappa e di una speranza per il futuro, in fuga da guerra e dolore. I profughi sudanesi sono giunti in Italia dalla Libia. Qui vi erano arrivati dal Darfur, regione in guerra del Sudan. I problemi si sono acuiti qualche mese fa, quando è scoppiata la rivolta nel paese nordafricano. Ed è maturata l'idea di imbarcarsi verso l'Italia, verso Lampedusa. L'auspicio è di poter riuscire a condurre un'esistenza normale, garantendo una prospettiva, hanno sottolineato mamma e papà, in modo particolare ai loro piccoli figli. Eustachio Frangione, coordinatore delle Giacche Verdi, ha vissuto assieme ai ragazzi del suo gruppo, giorni particolari. "Abbiamo cercato di essere loro più vicini possibile, soprattutto coinvolgendo i piccoli in vari giochi ed attività. Auguriamo loro ogni bene".
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