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'Pomiglianizzazione' dello stabilimento Sevel, proclamato lo sciopero

Lavoratori con le braccia incrociate ad Atessa nei giorni di sabato e domenica

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Un secco "no" alla 'pomiglianizzazione' dello stabilimento Sevel di Atessa, il più grande stabilimento d'Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri che impiega tra i 4500 e i 6mila operai a seconda dei volumi produttivi che nel 2011 sono previsti in aumento. E' per questo motivo che la Fiom Cgil ha proclamato lo sciopero di 8 ore per i turni di straordinario di sabato e domenica prossimi. "Stanno pomiglianizzando la Sevel con gli accordi del 14 aprile - ha affermato in una nota stampa il segretario provinciale della Fiom di Chieti, Marco Di Rocco - in questo modo - ha continuato - si è dato inizio all'uniformizzazione degli accordi già sottoscritti a Pomigliano e Mirafiori". Una situazione che ai rappresentanti sindacali dei lavoratori, che hanno partecipato anche ad un incontro che si è tenuto a Torino, non va proprio giù. "La Fiom, a seguito della sottoscrizione di ben 2 accordi separati - aggiunge Di Rocco - ha chiesto di convocare l'assemblea dei lavoratori per informare le lavoratrici e i lavoratori sulle cose accadute a Torino. L'assemblea purtroppo e' stata rifiutata dalle altre Rappresentanze Sindacali Unitarie e dall'azienda. Siamo disponibile ad un confronto a tutto campo - conclude la nota - finalizzato alla costruzione di un nuovo accordo sindacale, condiviso da tutti e sottoposto al giudizio dei lavoratori"
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