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Futuro Golden Lady: all'assemblea pubblica in camice e scarpe da lavoro

In ballo il destino dell'insediamento della Val Sinello

a cura della redazione
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Una 'finestra' sul futuro lavorativo di centinaia di addetti del sito della Val Sinello. E' in programma domani, venerdì 8 aprile presso l'auditorium 'Aldo Moro' di Gissi, un'assemblea pubblica convocata per il fare il punto della situazione relativamente alla crisi della Golden Lady. I 382 dipendenti dell'insedimento tessile, per la maggior parte donne, hanno intenzione di presentarsi in abbigliamento da lavoro all'appuntamento al quale prenderà parte anche una delegazione della Omsa di Faenza, con le maestranze desiderose di manifestare solidarietà a chi oggi rischia grosso. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno invitato all'assemblea rappresentanti di Regione, Provincia, Assindustria, Assovasto, Comune di Gissi ed i sindaci di tutti i Comuni del Vastese. "Abbiamo invitato tutti coloro che potrebbero risultare funzionali in un eventuale discorso di riconversione della fabbrica tessile", dice Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Filctem-Cgil che insieme ai colleghi Franco Zerra e Arnaldo Schioppa qualche ora prima dell'assemblea incontrerà a Vasto i dirigenti Golden Lady. "E' un passaggio importantissimo per verificare la disponibilità della proprietà", rimarcano i sindacati. A dicembre i dirigenti dell'azienda di Castiglione delle Stiviere (Mantova) presentarono al sindaco di Gissi, Nicola Marisi, un progetto di riconversione della fabbrica in cittadella commerciale, ma tre settimane fa hanno fatto marcia indietro. Sull'ipotesi di riconversione in un'azienda di pannelli solari i dirigenti dello stabilimento di calze non si sono ancora pronunciati. L'8 aprile sindacati e amministratori siederanno attorno ad un tavolo per verificare la fattibilità del progetto e se davvero la cordata che si era fatta avanti un mese fa a Cupello, nel corso di un pubblico incontro sulla vertenza, è ancora intenzionata a rilevare il sito. Intanto, dal 1° aprile, per i 382 dipendenti è iniziata la cassa integrazione in deroga che andrà avanti per un periodo di 8 mesi.
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