Con quindici voti a favore della maggioranza di centrosinistra, due contrari (Api) e un astenuto (Luigi Marcello che dice di non votare in questo residente nel punto interessato), il Consiglio comunale di Vasto ha adottato il Piano di recupero del centro storico di Vasto elaborato da un pool di tecnici coordinato dall'urbanista bolognese Pierluigi Cervellati. Un Piano che, con la delibera di adozione, muove appena il primo passo dando il via ad un lungo iter che prevede anche possibili osservazioni prima della definitiva entrata in funzione. Non presenti in aula, al momento della discussione ed approvazione degli emendamenti e del voto finale, gli esponenti di Pdl e Udc. Per il consigliere comunale Francesco Paolo D'Adamo, presidente dell'assise civica durante l'esperienza amministrativa con Pietrocola sindaco, la pregiudiziale è rappresentata dalla necessità, in periodo elettorale, di discutere ed approvare solo provvedimenti con i crismi della necessità ed urgenza, situazione questa a giudizio delle minoranze non ravvedibile in questo Piano. Per Lapenna, con questo strumento, si supera un'"anarchia totale nel centro storico. Cervellati è uno dei più grandi urbanisti del mondo e i segni del suo lavoro sono evidenti a Venezia, Palermo e in tante altre città”. Per la questione delle demolizioni il consigliere Fabio Smargiassi (Rifondazione Comunista) ribatte alle critiche sottolineando che queste saranno possibili, con eventuali ricostruzioni, "solo in casi espressamente previsti, come in quelli di pericolo e non più possibile recupero e con caratteristiche simili a quelle originarie". Tra le modifiche adottate, con emendamento approvato di Nicola D'Adamo (Api), quella alla disposizione iniziale che vietava di aprire locali pubblici al primo piano o nei seminterrati e interrati degli edifici del borgo vecchio.