Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Piano di recupero del centro storico, serie di emendamenti di Alleanza per l'Italia

Nel 'mirino' i paletti per le attività commerciali

a cura della redazione
Condividi su:
Lunedì 4 aprile il Consiglio comunale di Vasto tornerà a riunirsi, dopo che la seduta dell'altro giorno è saltata per mancanza del numero legale, per discutere ed approvare il Piano di Recupero del Centro Storico, il cosiddetto 'Piano Cervellati', elaborato da un pool di tecnici coordinato dall'urbanista bolognese Pier Luigi Cervellati. Sul punto in questione molti i dubbi del gruppo consiliare di Alleanza per l’Italia che annuncia la presentazione di una serie di emendamenti "per rendere più aderente alla realtà vastese un piano che rappresenta un po’ lo stesso clichè adottato dall’architetto Pier Luigi Cervellati in città simili alla nostra". “Il Piano del prof. Cervellati punta in special modo ad agevolare il ritorno dei residenti al centro storico, ma penalizza pesantemente le altre attività - dichiara il capogruppo Alessandro La Verghetta -. Le penalizza a tal punto che vieta le attività commerciali, pubblici esercizi, artigianali, studi professionali sia nel primo piano che nei piani superiori degli edifici. Non solo: non si possono usare nemmeno i locali seminterrati che danno tanto calore ad un centro storico. Tutti gli esercizi secondo Cervellati vanno al piano terra. Tanto per fare qualche esempio - aggiunge La Verghetta - un negozio o un bar, non possono usare né il piano interrato né il primo piano. Il parrucchiere non può stare al primo piano. Un medico o un avvocato non possono avere lo studio nei piani superiori”. Con il supporto dell'ex assessore ed architetto Francescopaolo D'Adamo, Alleanza per l’Italia ha preparato gli emendamenti per cambiare alcuni articoli della norme tecniche di attuazione su alcuni specifici aspetti. "La nostra posizione - conclude La Verghetta - è che il nuovo Piano di Recupero deve dare la possibilità a cittadini e imprese di aprire qualsiasi tipo di attività compatibile. Lapenna, che in giunta ha già accettato l’idea di Cervellati, ci deve spiegare per quale motivo una parrucchiera al primo piano o un bar/pizzeria nel seminterrato sono 'incompatibili' con il centro storico".
Condividi su:

Seguici su Facebook