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MERCOLEDì DELLE CENERI E INIZIO DELLA QUARESIMA: LE RIFLESSIONI DI DON ANDREA SCIASCIA

Sul 'tempo forte' della Chiesa Cattolica le parole del parroco di Santa Maria Maggiore

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Con il Mercoledì delle Ceneri ha inizio il periodo di Quaresima, che ha lo scopo di invitare i fedeli ad imitare il periodo di quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto. Durante la celebrazione eucaristica, al termine dell’omelia, si svolgerà il rito dell’imposizione delle ceneri, ricavate dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima Domenica delle Palme, seguito dalla formula Convertiti e credi al vangelo, oppure, in alternativa, Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai. Anticamente i popolani, per il periodo di Quaresima, usavano farsi un calendario speciale per osservare i periodi di astinenza. Da un pezzo di carta, si ritagliava la sagoma di una vecchia che fila con sette piedi. La sagoma veniva attaccata sulla cappa del camino con un po’ di colla e ogni domenica, si staccava un piede, l’ultimo dei quali nel giorno di Pasqua. Una tradizione che ancora oggi in qualche rara occasione viene rispolverata nella prima domenica di Quaresima, e che in un certo senso interrompe il periodo di penitenza, è la rottura della pignatta. Per l’inizio di questo “tempo forte” della Chiesa Cattolica, abbiamo chiesto a don Andrea Sciascia, parroco di Santa Maria Maggiore, una sua breve riflessione. “L’itinerario di fede percorso dai cristiani, anno dopo anno, durante il tempo della Quaresima, ripropone, per così dire, l’esperienza della storia della salvezza: è l’itinerario che dà senso alla storia del mondo e alla loro storia personale di fede, è al tempo stesso un itinerario di conversione, di crescita interiore e di cammino comunitario, perché lega i credenti tra di loro impegnandoli in una comune missione di trasfigurazione del mondo quotidiano. E tutto questo richiede una continua lotta con se stessi e con le tentazioni che vengono dall’esterno: tentazioni di dare più importanza all’esteriorità che all’interiorità, tentazione del potere e del possesso, tentazione di cercare scappatoie e compromessi. Occorre trovare la fonte della forza e del coraggio per affrontare la lotta e mantenere la direzione giusta. Ciò che non è sempre facile. Le tappe di questo cammino sono impegnative e richiedono rinuncia a se stessi. È più che mai necessario attingere alle fonti d’acqua viva, chiedere e ricevere il dono della luce e della forza per vivere nella grazia e nella verità, farsi vigilanti affinché la fede non si addormenti, sperimentare il digiuno come forma di solidarietà concreta. Il cammino della Quaresima ci orienta verso la Pasqua. Nella risurrezione di Gesù sperimentiamo come Dio si è fatto vicino all’umanità: è questa vicinanza di Dio che rende possibile la nostra conversione e la nuova direzione da dare alla nostra esistenza. Mi auguro tanto che la Quaresima diventi per ognuno di noi un tempo di ricerca di Dio, un tempo nel quale vivere più intensamente questo incontro con il Padre che conosce il nostro mistero e che ci attira continuamente a sé”.
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