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MOLINO ESCLUSO DALLA GIUNTA PER 'RITORSIONE PERSONALE'. l'ex assessore: 'DECISIONE AVULSA DA UNA LOGICA POLITICA SERIA'

Verso il prossimo voto: 'Il Pd si apra di più alle forze moderate'

a cura della redazione
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Fuori per "ritorsione personale": il commento di Domenico Molino, ex assessore al Bilancio e alle Finanze, non riammesso in giunta dal sindaco Luciano Lapenna, è duro all'indirizzo del primo cittadino e del gruppo di maggioranza in Consiglio comunale. "Nonostante questa ritorsione personale, che mi lascia amareggiato in quanto non ha niente a che vedere con il mio operato amministrativo - dice Molino - prendo atto di una chiara volontà dei consiglieri comunali e del sindaco di non sentirsi rappresentati dalla mia persona a svolgere le deleghe assessoriali alle quali ho prestato impegno e dedizione finora. Ritengo questa decisione avulsa da una logica politica seria e altrettanto priva di senso politico; dettata dal peggior male che affligge coloro i quali non si occupano del bene comune, ma di interessi di esclusiva rendita personale, in assoluta lontananza da ciò che è lo spirito nobile dell’impegno politico. Personalmente rivendico la necessità di una discontinuità politica rispetto a ciò che si è vissuto dopo le elezioni del 2006, la stessa discontinuità che fu alla base della nascita del Pd, discontinuità che a Vasto, oggi più di allora, può prendere corpo aprendo la coalizione alle forze moderate della città. Continuerò ad adoperarmi per affermare all’interno del Pd la vera ed unica identità che lo caratterizza, quella Democratica, nella certezza che la politica che perseguo, quella del fare, prevalga in questa anomala stagione di personalismi. L’augurio per Vasto e i vastesi e che possa terminare al più presto l’ingerenza delle consorterie viciniore che male hanno fatto per loro e che male fanno a Vasto".
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